Intel studia la cura shock per cercare di riprendersi. Attesa per il cda di metà settembre

Intel studia la cura shock per cercare di riprendersi. Attesa per il cda di metà settembre
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FIRSTonline ECONOMIA

Il ceo Pat Gelsinger e il top management del gruppo stanno lavorando a un piano che potrebbe includere la vendita dell’unità di chip programmabili Altera e anche l’accantonamento della super factory da 32 miliardi di dollari in Germania Ci provano in tutti i modi i manager di Intel per farla ripartire. Il colosso tech americano sta pagando caro l’aver perso il treno dell’Intelligenza Artificiale, e, soffocato ora dalla forte concorrenza, sta cercando di risalirci predisponendo una cura shock in vista del cda previsto a metà settembre. (FIRSTonline)

Se ne è parlato anche su altri media

Solo cinque anni fa era più grande, oggi è 32 volte più piccola, miseria e nobiltà della nuova era del silicio. I numeri non dicono tutto, ma a volte ci vanno vicino. (la Repubblica)

Al suo posto potrebbe entrare Nvidia. La ristrutturazione in corso del gruppo Usa e gli impatti sui progetti in Europa: in forse la gigafactory in Germania da 30 miliardi di dollari (Milano Finanza)

«La produzione di semiconduttori a Magdeburgo è il più grande investimento diretto estero nella storia del nostro Paese», lo definì con queste parole entusiastiche appena un anno e mezzo fa il Cancelliere tedesco Olaf Scholz. (Corriere della Sera)

Intel in crisi annulla gli investimenti: che fine farà la fabbrica che doveva costruire in Italia

Entro un mese il CEO Gelsinger proporrà al consiglio di amministrazione un programma per tagliare fuori le attività non necessarie e rilanciare le spese in conto capitale (StartupItalia)

Brutto colpo per Intel, ma l'ad di Intel dice che i difetti di produzione del nodo rientrano nei range di produzione (DDay.it)

Il piano per farla diventare uno dei più grandi produttori di processori al mondo sfruttando il successo dell'intelligenza artificiale generativa non sta funzionando come previsto e presto l'amministratore delegato Pat Gelsinger potrebbe annunciare altri licenziamenti dopo i 17mila già effettuati nel 2024. (QuiFinanza)