Caso Sangiuliano, dall’ammissione del «fatto privato» agli occhiali con la telecamera: quello che sappiamo finora

Caso Sangiuliano, dall’ammissione del «fatto privato» agli occhiali con la telecamera: quello che sappiamo finora
Articolo Precedente

precedente
Articolo Successivo

successivo
Più informazioni:
Vanity Fair Italia INTERNO

Nonostante le smentite ufficiali, anche nei giorni successivi Maria Rosaria Boccia ha continuato a pubblicare documenti e email che sembrano confermare il suo coinvolgimento nelle attività istituzionali a fianco del ministro. Questi documenti hanno alimentato ulteriormente le polemiche, portando l’opposizione a chiedere chiarimenti formali e persino le dimissioni del ministro. Il ministro Sangiuliano ha negato ogni accusa, affermando di non aver mai utilizzato fondi pubblici per Boccia e di aver pagato personalmente, con la sua carta di credito, tutte le spese sostenute durante i viaggi istituzionali. (Vanity Fair Italia)

Ne parlano anche altri media

È diventato il giallo estivo più discusso della politica italiana. Ieri la visita del titolare del Collegio Romano a Palazzo Chigi, da Giorgia Meloni. (ilmessaggero.it)

Ringrazieremo l’ambiziosa signora di Pompei per la fierezza con la quale si è giustamente difesa dalle bugie che hanno iniziato a circolare sul suo conto: non è vero che lo Stato ha speso soldi per me? “Ma se era tutto sempre spesato!”. (Artribune)

Una lunga intervista per fare chiarezza, per chiedere scusa. Alla moglie in primis. Giuliano Sangiuliano ripercorre le tappe della vicenda Boccia davanti alle telecamere del TG1, ammettendo una relazione sentimentale con Maria Rosaria Boccia ma precisando di non essere ricattabile. (Il Riformista)

I biglietti aerei inviati dalla segretaria del ministro, le registrazioni video e gli audio di Boccia. Ecco perché adesso Sangiuliano è ancora più nei guai

Non si offenderanno i protagonisti se il web ci ha messo del suo per rendere il caso Boccia-Sangiuliano quantomeno più leggero. Caso Boccia-Sangiuliano, i meme più divertenti: da "almeno Berlusconi le portava in Parlamento" a "è la nipote di Galileo" (Il Giornale d'Italia)

Da allora, per tre stagioni gli stilisti ucraini sono stati costretti a presentare le loro collezioni all’estero, ospitati dalle camere della moda di Londra, Parigi, Copenaghen o Berlino. L’ultima volta che la Ukrainian Fashion Week (UFW) è andata in scena, a Kiev, era il 2022. (Il Giornale d'Italia)

Non è vero, quindi, che “le prenotazioni non le ha fatte mai la mia segretaria, ma sempre io direttamente dal pc o dall’Ipad” come ha giurato ieri il ministro alla presidente del Consiglio, Giorgia Meloni. (la Repubblica)