Solberg annuncia le sue dimissioni: vittoria elettorale dei socialdemocratici norvegesi | Calcio

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Il primo ministro Solberg annuncia le sue dimissioni dopo la sconfitta.

Il primo ministro conservatore Erna Solberg ha ammesso la sua sconfitta alle elezioni parlamentari in Norvegia e ha annunciato le sue dimissioni.

Al grido di “Jonas, Jonas”, Stoer è stato celebrato come il vincitore delle elezioni parlamentari in Norvegia.

La Sinistra Socialista è emersa come la quinta forza più forte grazie ai guadagni, mentre quattro partiti più piccoli erano appena sopra o sotto la soglia del quattro per cento

Secondo le aspettative, il partito laburista ha vinto il maggior numero di voti alle elezioni parlamentari, nonostante le perdite. (Calcio .video)

La notizia riportata su altri media

MDG, in particolare, aveva condizionato il suo sostegno alla fine immediata dell’esplorazione petrolifera nel paese, il più grande esportatore di idrocarburi dell’Europa occidentale, un ultimatum respinto da Store. (Corriere del Ticino)

L’importanza della questione era molto rilevante, dato che la transizione green norvegese è al momento fortemente favorita dalle energie fossili. Il centrosinistra vince ampiamente le elezioni e non avrà bisogno di compromessi con l’estrema sinistra per formare il nuovo Governo. (Kongnews)

I norvegesi sono chiamati oggi, lunedì, alle urne per le elezioni parlamentari. Store ha tuttavia i sondaggi a suo favore, ma avrebbe comunque bisogno di costruire una maggioranza fra la sinistra e le forze ecologiste. (RSI.ch Informazione)

Si prevede che i cinque partiti di opposizione vincano 104 dei 169 seggi allo Storting, il parlamento unicamerale norvegese, abbastanza per estromettere la coalizione di destra conservatrice di Erna Solberg, come mostrano le proiezioni. (Bluewin)

Così anche se porterà con sé al governo altri partiti desiderosi di coalizzarsi con lui, non dovrà subire i loro condizionamenti. E in Italia c’è l’ipotesi di una vittoria almeno nelle grandi città. Illustrazione di Doriano Solinas. (Corriere della Sera)

A differenza dei laburisti però, i due partiti condividono un certo euroscetticismo e hanno promesso di rinegoziare l’adesione della Norvegia allo Spazio Economico Europeo. A Gahr Støre il compito di fare sintesi, ma per la prima volta dal 1959 il centro-sinistra sarà nello stesso momento alla guida di tutti e cinque i Paesi nordici (EuNews)