Esplosioni alle porte di Kiev, combattimenti feroci a Kursk

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ESTERI

Dalla seconda metà di novembre, il conflitto in Ucraina ha subito un significativo inasprimento, strettamente legato alla vittoria di Donald Trump alle elezioni presidenziali statunitensi dello scorso novembre. Le esplosioni alle porte di Kiev e i feroci combattimenti nella regione russa di Kursk sono solo alcuni degli episodi che testimoniano l'intensità della guerra in corso. Mentre il presidente Zelensky si trovava a Roma, le notizie provenienti dal fronte erano tutt'altro che rassicuranti.

Nella regione di Kursk, le truppe di Mosca non solo hanno respinto l'offensiva ucraina lanciata quattro giorni fa, ma stanno anche avanzando in profondità. Gli ucraini, che avevano invaso l'oblast russo di Kursk nell'agosto 2024, sono riusciti a mantenere alcune posizioni intorno a Sudhza, nonostante i recenti arretramenti. Attualmente, controllano circa 498 chilometri quadrati di territorio.

L'avanzata russa nel Donbas continua, mentre il contrattacco di Kiev a Kursk sembra essersi fermato. I bollettini ufficiali tacciono sulla situazione, ma sui social media circolano video geolocalizzati e analisi di blogger che confermano l'intensità dei combattimenti. La situazione sul campo è in continua evoluzione, con episodi degni di nota per le loro peculiarità e per le vicende inaspettate che si verificano.

In questo contesto, è fondamentale monitorare gli sviluppi giudiziari e le inchieste legate al conflitto, senza tralasciare i fatti di cronaca nera che emergono.

Fonti: TV2000 / RID / la Repubblica / MOW /