Bambino Gesù, impiantato primo "bronco" 3D su bimbo di 5 anni
Il dispositivo 3d. Il “bronco” 3D nasce da un progetto del Bambino Gesù basato su uno studio dell’Università del Michigan, negli Stati Uniti, dove sono stati eseguiti i primi 15 impianti del genere.
Il dispositivo è stato posizionato all’esterno del bronco malato ancorando il tessuto indebolito alla gabbietta 3D con delle suture.
Un “bronco” riassorbibile stampato in 3D per restituire il respiro a un bambino di 5 anni. (RomaToday)
Su altre testate
È stato stampato con materiale bio-riassorbibile che verrà progressivamente eliminato dall'organismo dopo aver accompagnato la crescita dell'apparato respiratorio del bambino e restituito al bronco la sua funzionalità. (La Repubblica)
Uno straordinario intervento è stato per la prima volta eseguito all’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù. IL DISPOSITIVO 3D. . Il “bronco” 3D nasce da un progetto del Bambino Gesù basato su uno studio dell’Università del Michigan, negli Stati Uniti, dove sono stati eseguiti i primi 15 impianti del genere. (Nurse Times)
Il bronco 3D impiantato sul nostro piccolo paziente, invece, scomparirà dall'organismo nel giro di un paio d'anni". Il bronco 3D è stato interamente progettato al Bambino Gesù con sofisticate tecniche di imaging e bioingegneria: è stato stampato con materiale bio-riassorbibile che verrà progressivamente eliminato dall'organismo dopo aver accompagnato la crescita dell'apparato respiratorio del bambino e restituito al bronco la sua funzionalità. (il Giornale)
E’ stato stampato con materiale bio-riassorbibile che verrà progressivamente eliminato dall’organismo dopo aver accompagnato la crescita dell’apparato respiratorio del bambino e restituito al bronco la sua funzionalità. (Gazzetta di Parma)
Un «bronco» riassorbibile stampato in 3D restituirà il respiro a un bambino di appena 5 anni. Il dispositivo. Il bronco, che è stato interamente progettato al Bambino Gesù con tecniche di imaging e bioingegneria, è stato realizzato in più di 6 mesi. (Corriere della Sera)
I dispositivi 3D realizzati con materiale riassorbibile, destinati a scomparire e ad assolvere la loro funzione in maniera poco traumatica, rappresentano la nuova frontiera della chirurgia delle vie aree in età pediatrica. (BiomedicalCuE)