Coronavirus, Gimbe: “Misure troppo deboli rispetto all’avanzata del contagio

Il Fatto Quotidiano SALUTE

Innanzitutto, si legge nel documento, i numeri del bollettino quotidiano “non rispecchiano affatto i casi del giorno” perché “dal contagio alla notifica intercorre un ritardo medio di 15 giorni”.

Le misure introdotte sono “troppo deboli” rispetto alla “rapida impennata” della curva epidemica.

Secondo Gimbe, è sbagliato definire l’entità delle misure di contenimento “senza considerare le dinamiche attuali” dell’epidemia. (Il Fatto Quotidiano)

La notizia riportata su altri media

Fondazione Gimbe: “Misure troppo deboli contro il Coronavirus, il DPCM ci porterà ad un nuovo lockdown”. Impossibile non spaventarsi quando l’avvertimento arriva dal capo della Fondazione Gimbe, Nino Cartabellotta. (CheDonna.it)

Numeri monitoraggio Gimbe. L’ultimo monitoraggio indipendente della Fondazione Gimbe rileva che la curva dei contagi in Italia ha "ormai assunto un trend esponenziale". DIRETTA. "Non essere riusciti a prevenire la risalita della curva epidemica quando avevamo un grande vantaggio sul virus oggi impone la necessità di misure di contenimento in grado di anticipare il virus. (Sky Tg24 )

Questo perché – chiarisce la fondazione – il tempo medio tra contagio e comparsa dei sintomi è di 5 giorni (range 2-14 giorni). Si va verso un inevitabile lockdown. (Il Primato Nazionale)

La mancata prevenzione in risorse e monitoraggio secondo Cartabellotta ora «favorisce inesorabilmente l’ascesa dei contagi e vanifica gli effetti delle misure». In alternativa, l’ombra del lockdown comincerebbe ad essere una reale possibilità che Cartabellotta, come molti altri, pregano di scongiurare. (Open)

Secondo l’Istituto Superiore di Sanità il tempo mediano tra inizio dei sintomi e prelievo/diagnosi è di 3 giorni (settimana 7-13 ottobre), ma potrebbe allungarsi considerando i tempi di analisi di laboratorio e di refertazione. (Dire)

Va anche considerato che l'affanno del sistema di testing & tracing "aumenta la probabilità di sottostimare i casi, perché l'espansione del bacino di asintomatici non isolati accelera ulteriormente la diffusione del contagio". (Rai News)