Nata con intestino al posto del polmone, bimba operata a Torino

L'HuffPost INTERNO

Daria Maria è venuta alla luce all’ospedale Sant’Anna di Torino nel novembre del 2019.

Ci vogliono ancora dei mesi, ma alla fine i polmoni crescono regolarmente nella loro posizione naturale

Dopo pochi giorni l’intervento di correzione dell’ernia, svolto dal direttore di chirurgia pediatrica dell’ospedale infantile Regina Margherita, sembra avere risolto la situazione.

“In genere - spiegano i sanitari - il decorso post operatorio porta a un progressivo recupero della funzione cardiopolmonare. (L'HuffPost)

Se ne è parlato anche su altri giornali

Finalmente nel novembre 2020, a infezione superata, arriva il fegato ideale, proveniente da un donatore anch'esso reduce da Covid e si procede al trapianto. Dopo 2 giorni di trattamento intensivo, Daria Maria viene sottoposta ad un delicato intervento chirurgico di correzione dell’ernia diaframmatica dal direttore della Chirurgia pediatrica Fabrizio Gennari e dalla sua équipe. (Fanpage.it)

Per questo la bambina è rimasta ricoverata in rianimazione pediatrica fino a marzo dell’anno scorso che poi è stata ricoverata a lungo nel reparto di Pneumologia pediatrica diretto dalla dottoressa Elisabetta Bignamini. (La Repubblica)

Si giunge cosí alla decisione di inserire la bimba in lista d’attesa per un trapianto di fegato, che si presenta da subito ad altissimo rischio. La piccola viene ricoverata nella Rianimazione pediatrica dell’ospedale Regina Margherita, e dopo due giorni di trattamento intensivo, si sottopone a un delicato intervento chirurgico di correzione dell’ernia diaframmatica. (AGI - Agenzia Giornalistica Italia)

La piccola dalla nascita era ricoverata in ospedale dove è stata per 17 mesi e ha superato anche il covid, nel novembre 2020. (TorinoToday)

«In genere - spiegano i sanitari - il decorso post operatorio porta a un progressivo recupero della funzione cardiopolmonare. Dopo pochi giorni l’intervento di correzione dell’ernia, svolto dal direttore di chirurgia pediatrica dell’ospedale infantile Regina Margherita, sembra avere risolto la situazione. (Gazzetta del Sud)

Sarà tuttavia necessaria ancora una lunga degenza prima in Rianimazione pediatrica e poi nel reparto di Gastroenterologia del Regina Margherita, diretto dal dottor Pierluigi Calvo, per arrivare alla meta (La Stampa)