Netanyahu ci riprova

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E questo poiché Netanyahu è attualmente sotto processo, sospettato di aver approfittato della sua posizione per ottenere dei favori da parte di media israeliani.

Altra alternativa, per lo meno inedita: Mansour Abbas ed il suo partito arabo-israeliano Raam, che si è aggiudicato 4 seggi.

Netanyahu avrà a disposizione 28 giorni

Il presidente israeliano Reuven Pivlin ha designato il premier Benjamin Netanyahu (al potere da ben 15 anni) per scegliere la nuova compagine destinata ad amministrare il paese. (RSI.ch Informazione)

Se ne è parlato anche su altri giornali

In base alle indicazioni dei partiti, Netanyahu ha 52 seggi al suo attivo mentre Yair Lapid, leader dell'opposizione, ne ha 45. Il presidente Reuven Rivlin ha affidato l'incarico di formare il prossimo governo al premier Benyamin Netanyahu. (La Stampa)

L’annuncio di Rivlin a Gerusalemme giunge nel giorno in cui riprende il processo a Netanyahu per corruzione. Nelle elezioni dello scorso 23 marzo il Likud di Netanyahu ha ottenuto la maggior parte dei seggi, ma nessun partito ha ottenuto la maggioranza parlamentare di 61 seggi necessaria per governare da solo. (Cronachedi.it - Il quotidiano online di informazione indipendente)

Lapid, 57 anni, lunedì sera ha chiesto la formazione di un governo ampio senza il primo ministro. Lapid ha offerto a Naftali Bennett del partito di estrema destra Jamina una coalizione per ruotare come primo ministro (Calcio .video)

Netanyahu avrà 28 giorni a disposizione per raggiungere la maggioranza di 61 seggi su 120 alla Knesset, più una eventuale proroga di 2 settimane Il presidente Reuven Rivlin ha affidato l’incarico di formare il prossimo governo al premier Benyamin Netanyahu. (OggiNotizie)

Per la quinta volta nel corso della sua presidenza - prossima alla scadenza - Rivlin ha così affidato l'incarico a Netanyahu che nelle indicazioni dei partiti ha raggiunto 52 seggi contro i 45 del leader dell'opposizione Yair Lapid. (laRegione)

Shoukry ha spiegato la volontà di coinvolgere le organizzazioni internazionali perchè la questione "non pregiudica solo Egitto e Sudan, ma anche la pace e la sicurezza internazionali". In conclusione del comunicato, il governo etiope ha fatto sapere di attendersi "che il processo venga ripreso la terza settimana di aprile" su richiesta "dell'attuale presidente dell'Ua" (Yahoo Notizie)