Figliuolo: “Sì al richiamo del vaccino in vacanza, ora tocca alle Regioni”

BergamoNews.it INTERNO

Al momento in Italia sono state somministrate oltre 39 milioni e 300 mila dosi di vaccino, con gli over 80 che hanno raggiunto una copertura del 91,5%, dell’85% quella degli over 70

Il commissario per l’emergenza Francesco Figliuolo ha dato il via libera alla seconda dose del vaccino in vacanza.

“La Conferenza delle regioni mi ha chiesto la possibilità di essere ancor più flessibile e dare la facoltà di fare anche in casi particolari la seconda dose in vacanza. (BergamoNews.it)

Su altre fonti

Nel tacco dello stivale infatti l'operazione richiamo in vacanza è già scattata e ci sono già stati i primi turisti immunizzati Alcuni governatori spingono per due settimane, altri - e qui risiede la richiesta di Figliuolo di rendere la pratica eccezionale - preferirebbero invece parlare di almeno 21 giorni. (Il Messaggero)

E non è detto che non arrivino ulteriori autorizzazioni per arrivare ai 6 anni. Intanto i sindacati non sembrano felici all’idea di un ritorno a. scuola con le mascherine. (Il Giornale di Vicenza)

Dopo isole minori, comunità montane e classi di età under 50, possiamo dire che la Sicilia ha fatto da apripista Dal punto di vista dei flussi informativi le procedure sono già state limate, ora le Regioni le dovranno mettere in pratica». (La Sicilia)

Sarà possibile fare la seconda dose di vaccino in vacanza. È chiaro che servirà tempo per mettere in pratica quanto proposto al generale nei giorni scorsi, ma non si sa ancora in che modo sarà possibile effettuare una prenotazione fuori Regione. (Fanpage.it)

"È una notizia non piacevole: molti genitori quest’anno hanno denunciato i dirigenti scolastici perchè non volevano che i figli tenessero questi dispositivi in classe. E oggi sono scesi i maggiori sindacati della scuola in piazza: chiedono di rivedere il Dl sostegni anche per assicurare i docenti in classe a settembre, il rischio è di 200 mila cattedre scoperte (Giornale di Sicilia)

Insomma, il caos pare essere dietro l’angolo e la maggior rilassatezza derivante dalla fase calante della pandemia e dalla voglia di lasciarci questo incubo alle spalle potrebbe portarci ad essere meno rigorosi nel rush finale della campagna (LA NOTIZIA)