Le mani della 'ndrangheta brianzola sugli hotel (in crisi) della Liguria

Corriere della Sera INTERNO

Alfonso Pio avrebbe anche imposto che la sua compagna «soggiornasse gratuitamente in una suite a lei riservata».

Alfonso Pio, 52 anni, figlio di Domenico Pio, il boss del clan della `ndrangheta di Desio arrestato nella maxi inchiesta «Infinito» del 2010, sarebbe diventato il «padrone» dell’Hotel del Golfo di Finale Ligure.

Così Pio avrebbe ottenuto nel 2018 il «controllo della società» e del resort. (Corriere della Sera)

La notizia riportata su altri giornali

In particolare, l’attività investigativa, coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia di Torino, ha consentito di smantellare un’organizzazione di stampo mafioso 'ndranghetistico stabile nella provincia di Cuneo. (Gazzetta del Sud)

Nei guai anche un avvocato del foro di Palmi, ma con studio anche a Bra, indagato. L’associazione mafiosa aveva contatti anche con un esponente politico locale, indagato con l’accusa di voto di scambio politico-mafioso. (Corriere della Sera)

Così uno dei soci della società proprietaria dell'Hotel parlava dell'impossibilità di presentarsi nell'aprile 2018 all'assemblea dei soci dopo le minacce. Alfonso Pio avrebbe anche imposto che la sua compagna "soggiornasse gratuitamente in una suite a lei riservata". (La Repubblica)

Ma sulla vicenda giudiziaria non sappiamo nulla e preferiamo non entrare nel merito”, il breve commento del sindaco di Finale Ligure Ugo Frascherelli. È questa, in sintesi, la pesante “ombra” avanzata dal gip di Milano, che ha portato all’arresto di Alfonso Pio, 52 anni e figlio di Domenico Pio boss del clan della ‘ndrangheta di Desio (Monza) arrestato nella maxi inchiesta ‘Infinito’ del 2010. (IVG.it)

Dodici le ordinanze di custodia cautelare emesse dal tribunale di Torino per associazione di stampo mafioso e traffico di droga. Effettuate una trentina di perquisizioni. (ZMedia)

L’indagine riguarda l’attività di una “locale” di ndrangheta a Bra (Cuneo) riconducibile alla famiglia Luppino, originaria di Sant’Eufemia di Aspromonte (Reggio Calabria). a Squadra Mobile di Torino e il Nucleo Investigativo dei Carabinieri del Comando Provinciale di Cuneo hanno sgominato un sodalizio di stampo mafioso ‘ndranghetistico stabile nella provincia di Cuneo. (http://gazzettadalba.it/)