Meloni: "Bene la lista Ue dei paesi sicuri, l'Italia cambia l'approccio europeo"

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"Accolgo con grande soddisfazione la proposta di lista Ue dei paesi sicuri di origine presentata dalla Commissione europea, che include Bangladesh, Egito e Tunisia". Con queste parole, la premier Giorgia Meloni ha commentato l’adozione del nuovo elenco, definendolo "un passo positivo" nella gestione dei flussi migratori. La proposta, anticipata dalla presidente Ursula von der Leyen in una lettera inviata ai leader Ue prima del vertice di marzo, è stata formalizzata giovedì 16 aprile e comprende sette Stati: Kosovo, Bangladesh, Colombia, Egitto, India, Marocco e Tunisia.

Meloni ha sottolineato come l’Italia stia svolgendo "un ruolo decisivo" nel modificare la politica europea sull’immigrazione, aggiungendo che "i fatti ci danno ragione". La premier ha inoltre accolto con favore l’intenzione di anticipare l’entrata in vigore di alcune componenti del Patto Migrazione e Asilo, senza però specificare quali.

La questione della definizione di "paese sicuro" è stata recentemente affrontata anche dall’avvocato generale della Corte di giustizia dell’Unione europea, Jean Richard de La Tour, il quale, in un parere presentato il 10 aprile, ha sostenuto che gli Stati membri possono designare tali paesi attraverso atti legislativi, purché venga garantito il primato del diritto Ue. Le sue conclusioni, seppur non vincolanti, potrebbero influenzare la sentenza della CGUE, chiamata a pronunciarsi su un ricorso sollevato dal Tribunale di Roma.

Intanto, l’eurodeputato di Fratelli d’Italia Ruggero Razza ha definito la proposta della Commissione "una conferma della linea del governo Meloni". "Bene ha fatto il ministro Piantedosi a evidenziare l’azione dell’esecutivo", ha aggiunto, riferendosi agli sforzi compiuti sia a livello bilaterale che multilaterale per ottenere la revisione del regolamento.