Aids: tra giovani tanta disinformazione e pregiudizi, crescono paura e rischi - Padovanews

Padova News SALUTE

Questo è il frutto soprattutto di un’informazione superficiale e dell’assenza di confronto con chi può dargli le giuste coordinate.

La conoscenza degli aspetti medici legati ad HIV e AIDS da parte della Generazione Z è, nel complesso, abbastanza soddisfacente.

Solo 1 su 4 le ritiene ‘buone’, il 32% le giudica ‘appena sufficienti’, il 28% ‘scarse’, il 17% non sa nemmeno valutarne il livello.

Mentre quasi 1 su 3 associa il rischio di contrarre la malattia a determinati comportamenti: rapporti con molti partner, tossicodipendenza e omosessualità. (Padova News)

Ne parlano anche altri media

i è verificato un errore imprevisto. Vai alla homepage. (Met)

Non a caso il dato più preoccupante riguarda la trasmissione eterosessuale, schizzata all'87,8% delle nuove diagnosi". A questa età la principale paura è la gravidanza, e si sottovaluta invece un'infezione che può essere anche letale. (LaVoceDiGenova.it)

Il senso è quello di costruire delle teorie alternative a quelle ufficiali fino a negare l’esistenza di determinati fenomeni. Il negazionismo “fa parte della nostra storia e della scienza. (Il Sannio Quotidiano)

(askanews) – In occasione della giornata mondiale contro l’Aids (1 dicembre), Difensore civico della Toscana e Garante regionale per i diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, Sandro Vannini e Camilla Bianchi, scendono in prima linea. (askanews)

L'incidenza delle nuove diagnosi di infezione da Hiv, stabile dal 2009 al 2016, sembra in diminuzione negli ultimi due anni, in Toscana così come in Italia. Molti soggetti, quindi, ricevono una diagnosi di Aids avendo scoperto da poco tempo la propria sieropositività. (Toscana Media News)

Ma questi risultati, frutto di grandi sforzi da parte della comunità scientifica, degli attivisti, dei governi e di realtà non governative, non devono far dimenticare che la battaglia è tutt’altro che vinta. (Corriere della Sera)