Quando un’intera rete collassa in 5 secondi: il blackout in Spagna e Portogallo tra fatti, ipotesi e propaganda

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Valigia Blu ESTERI

Min lettura Milioni di persone senza elettricità, bancomat, linee telefoniche e connessioni internet fuori uso, ascensori, semafori, treni, aeroporti bloccati. Lunedì 28 aprile, alle 12:33, quasi tutta la Spagna e il Portogallo sono stati paralizzati da un blackout quasi senza precedenti e del tutto inaspettato. Molti media si sono immediatamente affrettati a cercare di individuare le responsabilità di quanto accaduto, sebbene i dati e le informazioni disponibili siano davvero pochi e la causa scatenante del blackout sia ad oggi ancora incerta. (Valigia Blu)

La notizia riportata su altre testate

Senza elettricità, il mondo sarebbe sicuramente più buio, meno sicuro, più lento, più complicato e faticoso. Senza di essa, non avremmo, ad esempio, la rete Internet. (La Nazione)

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La risposta, al momento, non è univoca. Secondo l’analisi condotta da Facile. (Idealista)

C’è una ricerca frenetica in Spagna e Portogallo per scoprire che cosa ha causato il recente devastante blackout elettrico. Che non si sia riusciti a capire l’origine dell’incidente che ha sconvolto la penisola iberica lunedì scorso, è un ulteriore segno della gravità del problema. (Tempi)

Come tutti sappiamo il 28 aprile 2025 la Spagna e il Portogallo (e una limitata zona della Francia del sud) sono state colpite da un rarissimo “panne” (detto in Italia blackout) della rete elettrica. La sera stessa, a fronte degli ovvi interrogativi sulle cause della grave anomalia i media hanno iniziato a scrivere che ci sarebbero voluti giorni per avere delle risposte. (Nicolaporro.it)

Secondo le stime diil blackout della scorsa settimana in Spagna costerà al Paese quasi 400 milioni di euro sul PIL trimestrale.Le previsioni della banca hanno indicato un crollo della spesa al consumo delle famiglie spagnole pari al 34% il 28 aprile, il giorno dell'interruzione di corrente, calcolato sulla riduzione dell'uso di carte, acquisti online e prelievi dagli sportelli bancomat (La Stampa)