Israele, Netanyahu fra due fuochi

Israele, Netanyahu fra due fuochi
Articolo Precedente

precedente
Articolo Successivo

successivo
la Repubblica ESTERI

Benjamin Netanyahu si ritrova impegnato su un doppio fronte: quello esterno, a Gaza, contro Yahya Sinwar, il leader di Hamas; e quello interno, nello Stato ebraico, contro i sindacati che dichiarano sciopero generale, appoggiati dai partiti di opposizione e dalle famiglie degli ostaggi, per paralizzare il Paese. Paradossalmente, l’obiettivo dei suoi avversari è lo stesso: costringere il premier i… (la Repubblica)

Se ne è parlato anche su altre testate

Si chiama Bibi Netanyahu, è il premier più impopolare dal secondo dopoguerra, mostra sprezzo del diritto internazionale e del dolore dei suoi connazionali, in grandi numeri in piazza (nella foto sotto, a Tel Aviv a inizio settembre) per la salvezza degli ultimi ostaggi superstiti nelle mani di Hamas (Elle)

Benjamin Netanyahu è comparso lunedì sera alla tv israeliana per dire che nei fatti non ci sarà un cessate-il-fuoco a Gaza, che la guerra va avanti, … (Il Fatto Quotidiano)

Sono israeliani di tutti i colori, ma con una gamma di sentimenti che, purtroppo, non è difficile da elencare: rabbia, disperazione, solitudine. Contro Netanyahu, il governo, contro quello che succede, contro quello che è successo, contro un futuro più incerto che mai. (La Stampa)

Non per il potere. Netanyahu vuole un Grande Israele, dal mare al fiume (di W. Goldkorn)

Altrettanti protestavano davanti alla casa di Caesarea e in decine di migliaia si ritrovavano nell’abituale piazza degli ostaggi … Mentre Benjamin Netanyahu pronunciava queste parole in conferenza stampa, ieri sera, migliaia di israeliani affollavano le strade davanti alla sua residenza a Gerusalemme chiedendo le sue dimissioni. (Il Fatto Quotidiano)

E sembra ormai lontano nel tempo anche il folle massacro del gruppo islamista Hamas, quello del 7 ottobre, che ha barbaramente ucciso più di mille israeliani,… (La Stampa)

Non riesco a intravvedere in lui alcun aspetto mistico. È un ideologo, determinato a non dividere la Terra d’Israele in due Stati. (L'HuffPost)