Salvini inguaia la maggioranza. Meloni deve chiarire su Musk
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Le trattative tra governo e Starlink per appaltare alla società di tecnologie spaziali di Elon Musk le telecomunicazioni sicure dell’Italia sono al centro di polemiche a tutto campo che non solo coinvolgono le opposizioni, ma sembrano aver aperto l’ennesima frattura all’interno dello schieramento di maggioranza. Il tema, rilanciato da Bloomberg il 5 gennaio al termine della visita lampo della premier Giorgia Meloni al presidente eletto statunitense Donald Trump, è un contratto da 1,5 miliardi di euro per cinque anni con cui l’Italia affiderebbe agli oltre settemila satelliti di Starlink già in orbita le comunicazioni criptate degli apparati governativi e militari. (il manifesto)
La notizia riportata su altre testate
Il progetto prevede entro i prossimi tre anni, una espansione del concept anche in Spagna a Madrid e in Svizzera a Zurigo, altrettanti punti d'incontro tra le tradizioni del design italiano e l'innovazione contemporanea, in una stretta collaborazione tra designer e artigiani. (Il Giornale d'Italia)
È il primo pomeriggio quando il ministro della Difesa, Guido Crosetto, si presenta alla Camera per il Question time. Il ministro ribadisce che non c’è nessun contratto firmato con SpaceX per i satelliti a bassa orbita che dovrebbero servire per le com… (L'HuffPost)
Ezio Bussoletti è professore di fisica e tecnologia spaziale ed anche di tecnologie spaziali per l’ambiente, è stato ex vice presidente dell’Agenzia Spaziale Italiana e attualmente dirige (ne è anche il fondatore) dell’unico master post universitario in Space Economy esistente in Italia, quello della Luiss Business School di Roma. (Il Fatto Quotidiano)
Almeno in linea di principio. Meloni può affidare a Elon Musk le comunicazioni criptate di governo ed esercito senza aver bisogno di una gara. (L'HuffPost)
La Regione Lazio ha presentato questa mattina il nuovo bando per il “Sostegno alle Imprese Cooperative”. (Frosinone News)
Subito dopo, alle 18, il Consiglio dei ministri impugnerà la legge di De Luca sul terzo mandato, alla quale la Lega sperava di aggrapparsi per tenersi il Veneto. Domani il test della tradizionale conferenza stampa, slittata all’inizio del 2025 e molto attesa perché, dopo il 4 gennaio dello scorso anno, la leader di FdI ha ridotto il più possibile gli incontri con i giornalisti. (Corriere della Sera)