Stati Uniti e Cina cercano l'accordo sui dazi. E Confindustria rilancia l'allarme bollette
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Un fragile equilibrio tra interessi strategici e minacce inflazionistiche. Si muove su questi assi il nuovo capitolo della guerra commerciale tra Stati Uniti e Cina, mentre a Ginevra sono iniziati ieri i colloqui di alto livello tra il segretario al Tesoro Scott Bessent e il vicepremier cinese He Lifeng, che puntano a scongiurare nuove escalation. «Il contatto in Svizzera è un passo importante per promuovere la risoluzione della questione», ha scritto l'agenzia di stampa cinese Xinhua, Poche parole, nessun dettaglio, ma un messaggio chiaro: Pechino cerca una tregua. (il Giornale)
Ne parlano anche altre testate
Il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha reso noto un «reset totale» nelle relazioni commerciali tra Stati Uniti e Cina alla fine del primo giorno di colloqui in Svizzera tra alti funzionari dei due Paesi. (ItaliaOggi)
In un post su Truth, il presidente Usa ha parlato di “un ottimo incontro” con Pechino, in occasione del primo giorno di negoziati in Svizzera tra alti funzionari dei due Paesi. “Molte cose discusse, molto concordato. (Sky TG24)
Presenti il segretario al Tesoro Scott Bessent, il rappresentante per il commercio Jamieson Greer, il vicepremier cinese He Lifeng e il principale consigliere per la sicurezza del presidente Xi Jinping, Wang Xiaohong. (Il Giornale d'Italia)
Effetto del nuovo Papa, il primo nato negli Stati Uniti? Difficile dirlo. Però, a sorpresa, Donald Trump lancia il primo ponte verso Pechino, sostenendo che i dazi all’80% sulle importazioni dalla Cina «sembrano giusti». (Corriere della Sera)
Svizzera Parmelin: «USA-Cina? C'è di che essere ottimisti» (Corriere del Ticino)