CEI, sì a gay in seminario ma devono vivere la castità
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Le nuove linee guida della Conferenza Episcopale Italiana Le nuove linee guida della Conferenza Episcopale Italiana (CEI) stabiliscono che le persone omosessuali possono essere ammesse ai seminari solo se accettano di vivere la castità nel celibato. Tuttavia, l’accesso è negato a chi pratica l’omosessualità, a coloro con tendenze omosessuali profondamente radicate e a chi sostiene la cosiddetta cultura gay (BlogSicilia.it)
Ne parlano anche altri giornali
Per essere ammessi in seminario bisogna esser disposti a restare celibi e casti. Vale anche per gli omosessuali, che dunque potranno intraprendere il percorso per diventare preti se non “praticano” la loro sessualità. (Il Fatto Quotidiano)
Le norme sulla non ammissione al sacerdozio di persone omosessuali non cambiano. La precisazione arriva all’indomani della pubblicazione degli «Orientamenti e norme per i Seminari» che indica alle strutture di formazione al sacerdozio percorsi formativi e di attenzione ai candidati al presbiterato. (Avvenire)
Con l’obiettivo della consacrazione al sacerdozio – non ci sono «sbarramenti» alle persone omosessuali, purché dimostrino fin dall’inizio di mostrare «l’orientamento alla vita celibataria». In sostanza quindi non si deve praticare sesso, scrive la Cei nelle nuove linee guida per l’ammissione ai seminari. (Il Sole 24 ORE)
(Adnkronos) – (OglioPoNews)
Nessun divieto di accesso ai seminari per gli omosessuali. La cosa più importante per chi ambisce al presbiterato è mostrare «l’orientamento alla vita celibataria», a prescindere dai gusti. È quanto prevedono le nuove linee guida della Cei per l’ammissione ai seminari. (Open)
Le disposizioni hanno ricevuto il benestare della Santa sede con decreto del dicastero per il Clero. Sono finalmente arrivate, dopo anni di attesa, le linee guida della conferenza episcopale italiana sull’iter per l’ammissione ai seminari. (Secolo d'Italia)