Bitonto: ​Coronavirus, in Puglia 407 contagi e 21 decessi

BitontoLive INTERNO

Dall'inizio dell'emergenza sono stati effettuati 2.396.787 test.

36.789 sono i casi attualmente positivi.

I Dipartimenti di prevenzione delle Asl hanno attivato tutte le procedure per l'acquisizione delle notizie anamnestiche ed epidemiologiche, finalizzate a rintracciare i contatti stretti

203.808 sono i pazienti guariti.

Sono stati registrati 21 decessi: 9 in provincia di Bari, 2 in provincia di Brindisi, 3 in provincia BAT, 2 in provincia di Foggia, 5 in provincia di Taranto (BitontoLive)

La notizia riportata su altri media

36.789 sono i casi attualmente positivi. Dall'inizio dell'emergenza sono stati effettuati 2.396.787 test. (TraniLive)

Importante continua ad essere il contributo offerto dai medici dell'assistenza primaria, che hanno effettuato 119.369 vaccinazioni, in studio medico, a domicilio oppure in sede ASL, in favore di soggetti fragili, vulnerabili per patologia ed età, nonché caregiver e familiari conviventi. (MolfettaViva)

Ad oggi 203.808 sono i pazienti guariti mentre scendono a 36.789 i casi attualmente positivi (ieri erano 37.627). Nel dettaglio, a fronte di 11.684 test effettuati., si segnala un tasso di positività del 3,48%, in calo rispetto al 5,85% fatto registrare martedì scorso in un contesto simile per arco settimanale. (BariToday)

Sono stati anche registrati 21 decessi (stesso numero di morti di ieri). Bari - Oggi in Puglia, su 11.684 test effettuati, sono stati registrati 407 casi positivi, con una incidenza del 3,5% (ieri era del 3,3%). (La Gazzetta del Mezzogiorno)

I Dipartimenti di prevenzione delle Asl hanno attivato tutte le procedure per l’acquisizione delle notizie anamnestiche ed epidemiologiche, finalizzate a rintracciare i contatti stretti 36.789 sono i casi attualmente positivi. (TarantoBuonaSera.it)

Nella Puglia in fascia gialla scatta l’allarme rosso per i vaccini. ***Iscriviti alla Newsletter Speciale coronavirus. Al centro della denuncia della sezione regionale della Federazione dei medici di medicina generale la scarsità di dosi, oltre a «disorganizzazione e improvvisazione delle Asl e dei distretti» che devono organizzare l’arrivo e la gestione delle somministrazioni (La Stampa)