Pm Milano,'banda dei dossier è un pericolo per democrazia'
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"Non è esagerato affermare che si tratta di soggetti che rappresentano un pericolo per la democrazia di questo Paese". Lo scrive il pm di Milano Francesco De Tommasi negli atti dell'indagine sul gruppo che fabbricava dossier. Il pm parla di "soggetti pericolosissimi perché, attraverso le attività di dossieraggio abusivo" con "la creazione di vere e proprie banche dati parallele vietate e con la circolazione indiscriminata di notizie informazioni sensibili, riservate e segrete, sono in grado di 'tenere in pugno' cittadini e istituzioni" e "condizionare" dinamiche "imprenditoriali e procedure pubbliche, anche giudiziarie". (QUOTIDIANO NAZIONALE)
Ne parlano anche altre testate
La qualità si paga, tant’è che solo nel 2022 la società ha incassato profitti per centinaia di migliaia di euro. Noi le abbiamo tutte». (ilmessaggero.it)
Centinaia di migliaia di accessi abusivi sui personaggi pubblici per cui venivano costruiti dossier al fine di screditarli (Open)
Milano – La raccolta su commissione di dati illegali si fondava su un gruppo di spregiudicati pirati della Rete al servizio di Samuele Nunzio Calamucci, braccio operativo dell’ad della Equalize Carmine Gallo, "che avrebbe avuto contatti con il noto movimento Anonymous". (IL GIORNO)
Il leader di Italia Viva, Matteo Renzi, sarebbe solo uno dei tanti "spiati" nel mondo della politica. A tal proposito l'ex premier sul suo profilo X ha scritto: "Ancora uno scandalo di spie, intercettazioni abusive, dossier. (Liberoquotidiano.it)
MODENA. C’è più di un filo che conduce in Emilia nella maxi inchiesta hacker condotta dai carabinieri di Varese e coordinata dalla Dda di Milano e dalla Direzione nazionale antimafia, che ha portato complessivamente a sette misure cautelari: ai domiciliari sono finiti l’ex super poliziotto e amministratore delegato dell’agenzia Equalize, Carmine Gallo, l’amministratore unico della Mercury Advisor, Massimiliano Camponovo, il socio e consulente informatico e investigativo, Nunzio Samuele Calamucci, e il 38enne correggese, Giulio Cornelli, amministratore e socio unico della Dag (ovvero Develop And Go), con sede a Reggio Emilia in via Gandhi 20, società tutte poste sotto sequestro preventivo. (Gazzetta di Modena)
Investigatori privati che rimestano nel torbido, poliziotti infedeli che tirano fuori informazioni dai database, capitani d’impresa che si spiano a vicenda. Sono questi i protagonisti dell’inchiesta condotta da Francesco De Tommasi della Dda di Milano e da Antonello Ardituro dela Dna. (il manifesto)