Vance: «Mosca non può pretendere territori che non ha conquistato»

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Redazione Esteri Redazione Esteri   -   «La Russia non può aspettarsi di ottenere terre che non ha ancora preso», ha dichiarato il vicepresidente americano JD Vance in un’intervista a Fox News, sottolineando come le richieste avanzate da Mosca includano aree non attualmente sotto il suo controllo militare. Queste pretese, ha spiegato, rientrano tra «gli elementi inseriti nel piano di pace iniziale», ma rischiano di complicare ulteriormente un negoziato già fragile. Vance, che aveva già espresso posizioni simili durante l’incontro dei leader di Monaco a Washington, ha ribadito che il Cremlino «chiede troppo» e che dovrà probabilmente scendere a compromessi.

Intanto, a Mosca, si è svolta la tradizionale parata per il Giorno della Vittoria, l’80esimo anniversario della sconfitta del nazifascismo, definita dal presidente ucraino Volodymyr Zelensky «una parata del cinismo». Oltre venti capi di Stato e di governo hanno preso parte alla cerimonia, che ha visto sfilare per la prima volta anche truppe cinesi affiancate a quelle russe. In occasione delle celebrazioni, Vladimir Putin ha annunciato un cessate il fuoco di tre giorni, dall’8 al 10 maggio, una mossa bollata da Kiev come pura «manipolazione». Zelensky, da parte sua, ha chiesto una tregua di trenta giorni, necessaria – a suo avviso – per avviare concretamente i negoziati.

Proprio sul tema del dialogo, il leader ucraino ha rivelato di aver avuto una conversazione «calorosa e costruttiva» con l’ex presidente Donald Trump, senza però entrare nel dettaglio delle proposte discusse. «L’Ucraina è pronta a un cessate il fuoco immediato», ha detto Zelensky, «ma deve essere reale: niente missili, droni o attacchi al fronte». Una condizione che, allo stato attuale, appare lontana dall’essere soddisfatta, data l’intensità degli scontri lungo la linea del conflitto.