Tony Hadley e Faso con i ragazzi dell'Istituto dei tumori: esce il brano “I was only sixteen”

Tony Hadley, monumento del new romantic e innamorato dell’Italia, si unisce a Faso, bassista di Elio e le Storie Tese, per interpretare un brano scritto dai giovani pazienti dell’Istituto nazionale tumori di Milano. Il progetto Dopo aver annunciato “Mad About You”, il tour che toccherà anche l’Italia quest'estate, il leader degli Spandau Ballet (ve li ricordate? I rivali dei Duran Duran...), sposta un progetto musicale promosso dall’Associazione Bianca Garavaglia. (IL GIORNO)

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Esperienze di adolescenti che hanno affrontato o stanno affrontando il tumore, trasformate prima in podcast e ora in una ballad, «I was only sixteen». Giorgia ricorda quando ha dovuto svuotare la valigia preparata per il viaggio della maturità e riempirla di pigiami per il ricovero in ospedale. (Corriere Milano)

, con il coordinamento di Gianfelice Facchetti, disponibile su Spotify al link https://open.spotify.com/show/4Y67fxWbgZPNkpMzTZXPmd?si=6c6c601f55ce41a1. Una selezione di frasi scritte dai ragazzi è stata adattata da loro stessi e trasformata in questa struggente ballata che racconta la storia di ogni ragazzo malato e di cui Faso, il bassista di Elio e le Storie Tese, con Stefano Signoroni e la sua band (Giacomo Ruggeri e Tommaso Ruggeri) hanno scritto le musiche. (Agenzia askanews)

Comincia così la canzone «I was only sixteen», scritta dai ragazzi del Progetto Giovani dell'Istituto Nazionale dei tumori di Milano e interpretata da Tony Hadley, ex frontman degli Spandau Ballet. E non si è mai pronti per un viaggio come questo». (Corriere TV)

E non si è mai pronti per un viaggio come questo". Tony Hadley canta con i ragazzi del Progetto Giovani dell'Istituto Nazionale dei tumori di Milano per raccontare le storie degli adolescenti a cui viene diagnosticato un tumore. (La Repubblica)

Una canzone che possa toccare il cuore di tutti ma che in particolare possa diventare un vero e proprio inno alla forza e alla vita per tutti i giovani malati di tumore in giro per il mondo. (La Stampa)

Catapultati in "una strana realtà, come un gioco per PlayStation, senza vite di riserva". E invece un adolescente a 16 anni vorrebbe solo "amare ed essere libero", "andare in bicicletta sotto la pioggia e arrivare ovunque in ritardo", "cantare fino a diventare rauco" e "ballare fino all'alba". (Tiscali Notizie)