Un Attent: il punto sulla Festa dei Gigli dal 2019 al 2021

Videonola ECONOMIA

Non è ancora tempo di Gigli, ed i Maestri di Festa sono proiettati ad un mandato unico nel suo genere, che durerà circa tre anni.

Il 2021, un presente pieno di incognite. Ma tant’è, la nuova anormalità si conferma anche nel ritorno degli impicci tra Fondazione Festa dei Gigli e Comune di Nola

La Festa dei Gigli edizione 2020 è cancellata, come solo le guerre erano riuscite a fare in passato.

Nuovi maestri di festa, nuovi pasticci tra Gigli, paranze, divisioni musicali, Fondazione che legifera ed Ente Comunale che tenta di mediare. (Videonola)

La notizia riportata su altri media

Il giorno più buio è quello del 28 marzo 2020 quando il bollettino fece segnare il picco dei decessi: 928. Lo stesso mese in cui il mondo partecipava al dolore dell’Italia davanti alle immagini dei camion dell’esercito con le bare di Bergamo (La Provincia di Lecco)

Si tratta del dato di mortalità più alto mai registrato, nel nostro Paese, dal Dopoguerra in poi. La curva dei decessi ha registrato una seconda fase di crescita a partire da settembre 2020 e un aumento di casi. (Leggo.it)

Dall’inizio dell’epidemia, ossia da marzo 2020, sono stati registrati nel Sistema di Sorveglianza Nazionale integrata Covid-19 dell’ISS 120.628 decessi con data di morte entro il 30 aprile 2020. Coronavirus Italia. (Metro)

L’analisi del primo quadrimestre 2021 documenta, rispetto al 2020, un ulteriore calo in termini percentuali dei contagi registrati nella popolazione molto anziana (80 anni e più) e un abbassamento dell’età dei casi segnalati. (La Voce di Mantova)

Il secondo rapporto dell’Iss sull’impatto del piano sulla popolazione, infatti, ha evidenziato una riduzione progressiva del rischio di infezione (-80%), di ricovero (-90%) e di decesso (-95%). Il giorno più buio è quello del 28 marzo 2020 quando il bollettino fece segnare il picco dei decessi: 928. (Metropolis)

Le tendenze difatti hanno avuto un impatto già nel 2020: l’anno di pandemia ha prodotto 1200 milioni di euro di spesa, con un +50% rispetto al 2019. Si tratta dei due mesi, peraltro, in cui maggiore è stato l’effetto delle restrizioni sia in Italia sia all’estero. (Senza Linea)