Il patriarca di Venezia sul violentatore seriale: “Come è possibile che fosse libero?”

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VENEZIA. L’ha seguita mentre tornava a casa dalla palestra, prima sul tram e poi a piedi. Lei ha solo 11 anni, ma ha intuito qualcosa, aveva paura e ha chiamato un’amica. Per poi estrarre dalla tasca le chiavi del portone di casa e infilarsi lì, in quel luogo sicuro. Ma è in quel momento che dietro di lei si è materializzato Massimiliano Mulas, 45 anni, originario di Sassari, una lunghissima sfilza di precedenti terribili alle spalle. (La Stampa)
Su altri giornali
Si aggrava la posizione di Massimiliano Mulas, l’uomo di origini sarde arrestato con l’accusa di avere stuprato una bambina di 11 anni. La Procura di Venezia avrebbe acquisito alcuni video che documentano la fuga di Mulas dalla casa della giovanissima vittima, nella tarda mattinata di giovedì 10 aprile. (L'Unione Sarda.it)
Sassari «Come è possibile che un individuo già condannato per tre violenze sessuali – scrive il presidente del Veneto Luca Zaia sui social – possa tornare a macchiarsi di uno dei peggiori crimini concepibili, pedinando, braccando e violentando una ragazzina? Come può essere privo di qualsiasi strumento di controllo? Torno a dirlo: criminali del genere debbono essere messi nelle condizioni di non nuocere più». (La Nuova Sardegna)
Massimiliano Mulas, 45 anni, ora è in carcere. Con l’accusa di aver violentato una ragazzina di 11 anni. Dopo averla pedinata fino a casa. Il sardo di Tempio Pausania era stato fermato un paio di giorni fa con un coltello. (Open)

Agli investigatori, assistita dai genitori che erano con lei, ha raccontato che durante la telefonata, l’amica aveva detto di «sentirsi seguita», e di aver mantenuto viva la conversazione con lei fino all’ingresso di casa. (Il Gazzettino)
E quando il giovane carabiniere fuori servizio lo ha visto aggirarsi nervoso per i giardini di via Piave e lo ha chiamato per nome, deve aver capito che la fuga era finita. È stata una caccia all’uomo, quasi da film, quella dei carabinieri del comando di Mestre, guidato dal comandante Daniele Nardone. (Corriere del Veneto)
Resta nel carcere di Santa Maria Maggiore a Venezia, in isolamento e sotto stretta sorveglianza, Massimiliano Mulas, 45 anni, sardo originario di Tempio Pausania (Sassari) e che aveva abitato nel Cuneese a Cervere, arrestato venerdì scorso (11 aprile) a Mestre con l'accusa di violenza sessuale aggravata dalla giovanissima età della vittima (una bambina di 11 anni), e di violazione di domicilio, avvenuti il giorno prima nella città veneta. (La Stampa)