AstraZeneca, Sileri: "Possibile che Ema limiti uso per certe categorie"

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Dunque servirà un lavoro molto meticoloso per capire se il rapporto rischi benefici è a favore del vaccino per tutte le età"

"Per maggiore precauzione" AstraZeneca, Sileri: "Possibile che Ema limiti uso per certe categorie" Nel pomeriggio riunione Aifa-ministero della Salute su indicazioni uso.

"Stiamo cercando di avere il quadro preciso di cosa succede, di definire nel dettaglio questa sindrome dovuta al vaccino". (Rai News)

Ne parlano anche altri media

"E' possibile, per maggiore precauzione, che l'Agenzia europea dei medicinali Ema indichi che per una determinata categoria è meglio non utilizzare il vaccino anti-Covid di AstraZeneca". (Primocanale)

Per ora l’analisi condotta da Ema sul vaccino Oxford AstraZeneca ha rassicurato sul fatto che non causi un aumento della frequenza di tromboembolia, aspettiamo ulteriori analisi. Sono quasi 9 milioni ad oggi le dosi inoculate del vaccino della casa farmaceutica statuinitense , pari al 96% di quelle disponibili. (Il Giorno)

Questo spiegherebbe perché le donne sono più rappresentate (soffrono di più di problemi auto-immuni) ma non perché non ci sono casi fra gli anziani. Con AstraZeneca in Europa su 9,2 milioni di vaccinati ci sono stati 62 casi con 14 morti. (La Repubblica)

Già oggi i tecnici dell’Autorità europea del farmaco si riuniranno per decidere come stilare una “raccomandazione aggiornata” sul vaccino AstraZeneca. Se confermata, l’osservazione potrebbe guidare la diagnosi e la terapia di questi, pur molto rari, eventi avversi. (InSanitas.it)

Al contrario, si potrebbero calcolare rischi e benefici per ogni categoria: «Le giovani donne, spesso protagoniste dei casi di trombosi, patiscono meno l’effetto del Covid Allo studio c’è il presunto legame tra il vaccino e i casi di trombosi registrati nelle ultime settimane. (Open)

Le ultime indagini scientifiche sembrano infatti avere evidenziato un nesso tra l’inoculazione del vaccino e i rarissimi casi di trombosi, soprattutto su donne di età inferiore ai 60 anni. Il Regno Unito – che non dipende da Ema dopo la Brexit – tre giorni fa ha confermato di avere verificato 30 casi di coaguli del sangue su un totale di 18 milioni di iniezioni. (QuiFinanza)