ADDIO, MAURO BELLUGI: IL CALCIO PIANGE IL CAMPIONE DI BUONCONVENTO

oksiena.it INTERNO

ews inserita il 20-02-2021 - Buonconvento. All'ex calciatore erano state amputate entrambe le gambe per complicazioni da Covid-19. Mauro Bellugi non ce l'ha fatta.

Il campione si è arreso ad un'infezione risultata letale per il suo fisico già debilitato.

Ulteriori complicazioni hanno compromesso il suo estremo tentativo di vivere

Bellugi, 32 presenze nella nazionale azzurra, nato a Buonconvento nel 1950, era stato ricoverato in ospedale a novembre dopo aver contratto il coronavirus (oksiena.it)

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"È un grande dolore per il calcio italiano - dichiara Gravina - Mauro è stato un protagonista importante della nostra storia comune. Oltre alle capacità in campo, ne ho apprezzato le qualità umane e la sua straordinaria forza d’animo, soprattutto in questo periodo di sofferenza" (Milan News)

Inter: ti vogliamo con noi. Mario Bellugi è morto dopo l’infezione da Covid. Fu proprio Bellugi a raccontare il dramma in un’intervista a Repubblica: “Avevo male dappertutto, le gambe, la schiena. 2 ' di lettura. (The Wam.net)

"Mauro Bellugi per il calcio e per l’Inter è stato questo: un combattente, un compagno di squadra fedele, un avversario stimato". È quanto si legge nel messaggio che il club nerazzurro ha diramato attraverso il proprio sito ufficiale, per ricordare Mauro Bellugi, ex difensore dell'Inter, morto all'età di 71 anni. (Sport Fanpage)

Mauro Bellugi, ex calciatore dell’Inter, è morto oggi in seguito a complicazioni legate al Covid. LEGGI ANCHE > > > Il doppio improvviso sorriso per il Napoli e Gattuso. Mauro Bellugi aveva alle spalle una lunga carriera nel calcio italiano, durante la quale ha vestito le maglie di Bologna, Napoli, Pistoiese, ma soprattutto quelle di Inter e Nazionale (32 presenze con quest’ultima) (SerieANews)

Originario di Buonconvento, in provincia di Siena, dove era nato il 7 febbraio di 71 anni fa, Mauro Bellugi è approdato giovanissimo all'Inter dove nel ruolo di terzino ha giocato per cinque stagioni, dal 1969 al 1974, vincendo uno scudetto. (La Stampa)

Marotta ricorda Bellugi come simbolo di "un calcio romantico, oramai passato: era fatto di grande passione e senso di appartenenza da una parte, di mecenatismo e di proprietà familiari dall'altra. E annuncia che domani nel derby la squadra nerazzurra lo ricorderà con il lutto al braccio. (Tuttosport)