Serie A a 18 squadre con playoff e playout: Gravina prepara la rivoluzione

Cagliari News 24 SPORT

Di contro, le piccole temono le conseguenze ancora più gravi che comporterebbe una retrocessione, visto che recuperare la massima serie diventerebbe maggiormente complicato.

L’Assemblea di Lega è chiamata a discutere dell’«analisi impatti sull’ipotesi di modifica dei format del campionato di Serie A».

Un discorso mai così serio, anche perché è stata incaricata Deloitte di realizzare uno studio di fattibilità a partire dalla riduzione da 20 a 18 squadre partecipanti, con playoff e playout. (Cagliari News 24)

La notizia riportata su altri media

Ovvio che due terzi della Serie A guardi invece con apprensione alla svolta, chiedendosi quante squadre diventerebbero beneficiarie del paracadute. Non solo, i principali tornei continentali a cui si fa riferimento, Premier e Liga, sono stabilmente a 20 squadre e non ci pensano proprio a ridurre il numero. (IlNapolista)

Non si presenterà, però, con una propria posizione: le resistenze rispetto al passaggio a 18 squadre sono consistenti, forse addirittura la maggioranza. Il valore del campionato non ne uscirebbe intaccato (TUTTO mercato WEB)

La pandemia, infine, ha messo tutti con le spalle al muro, rendendo obbligatorio un confronto per raggiungere l'obiettivo Un primo passaggio di una novità che, se dovesse andare in porto, potrebbe vedere la luce per la stagione 2024/25. (La Sicilia)

– Saranno settimane importanti per l’intero calcio italiano che sta affrontando ed affronterà il tema della riforma dei campionati. E LA RIFORMA IN SERIE B? (pianetaserieb.it)

Non avrebbe riscosso molto successo presso i club di Serie A l'idea di Gabriele Gravina, presidente della Federazione, di ridurre il numero delle partecipanti al massimo campionato a 18, con inserimento di playoff e playout. (Tutto Juve)

Ecco perché è fondamentale che venerdì tutte le parti in causa mettano da parte egoismi e interessi di categoria per ragionare di sistema e comprendano la necessità di una svolta per evitare che il pallone imploda (Corriere della Sera)