L’incognita del voto in Liguria
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Andrea Orlando e Matteo Renzi La vicenda-Toti, a livello politico, si concluderà domenica con l’apertura delle urne in Liguria. Uno dei due schieramenti, quello di centrodestra, si presenta compatto a sostegno di Marco Bucci, sindaco di Genova, quello di centrosinistra propone Andrea Orlando ma il campo largo non c’è: Carlo Calenda, leader di Azione, ha messo la firma controvoglia e non parteciperà al comizio di chiusura, Italia viva è stata messa alla porta dal presidente del MoVimento 5 Stelle, Giuseppe Conte, che si è assunto una non indifferente responsabilità tenendo conto dell’equilibrio che, secondo i sondaggi, esiste tra i due fronti. (Italia Oggi)
La notizia riportata su altri media
Lo ha detto Andrea Orlando, candidato alla presidenza della Regione Liguria per il centrosinistra, chiudendo la sua campagna elettorale spezzina. Sono ancora tanti quelli da convincere, ma la mobilitazione è cresciuta. (Telenord.it)
Domenica 27 e lunedì 28 ottobre si vota in Liguria per eleggere il presidente della Regione e il Consiglio regionale, con elezioni anticipate a seguito dell'inchiesta culminata con il patteggiamento di una condanna per il presidente Giovanni Toti. (RaiNews)
Quindi la provincia di Savona, quasi 244mila, seguita dallo Spezzino, circa 187mila, e dall'Imperiese, 179mila esatti. Oltre la metà, poco sopra i 732mila, sono della città metropolitana di Genova. (RaiNews)
Intervengono la segretaria del Partito Democratico Elly Schlein, Giuseppe Conte del Movimento 5 Stelle, Angelo Bonelli e Nicola Fratoianni di Avs, Elena Bonetti e (da remoto) Carlo Calenda, Giuseppe Conte. (La Repubblica)
È un banco di prova sia per Giorgia Meloni che per Elly Schlein. Come si direbbe per un famosissimo test di verifica matematica elementare, una prova del nove. Ma cosa è e come si fa una prova del nove? La prova del nove è un metodo semplice e veloce per controllare la correttezza delle operazioni aritmetiche come la somma, la sottrazione e la moltiplicazione. (Il Riformista)
Da quando venne azzerato il conflitto sociale in età giolittiana tra le combattive maestranze del porto (i camalli del carbone, i carbuné) e un padronato sulla difensiva, spalleggiato dalla polizia che chiudeva la Camera del Lavoro. (Il Fatto Quotidiano)