Riduzione delle accise sulla birra, per i produttori serve andare oltre il 2022

Il Sole 24 ORE ECONOMIA

«La legge di bilancio recentemente approvata segna una svolta per il comparto italiano della birra – commenta Alfredo Pratolongo, presidente AssoBirra –.

Comunque la si voglia vedere la questione accise sulla birra ha vissuto, a cavallo di Natale, una sorta di ottovolante.

Il nostro obiettivo è rendere questa riduzione strutturale e non più annuale.

Tuttavia a oggi la birra rimane l'unica bevanda da pasto tassata in Italia, la riduzione sul 2022 è importante, ma il comparto merita di più. (Il Sole 24 ORE)

Su altre fonti

ha messo a dura prova il sistema produttivo e soprattutto quello distributivo Dopo un aumento del 30% nel triennio 2013-2015, avevano goduto di una riduzione di 2 centesimi nel 2017 e di 1 centesimo unitamente ad uno sconto del 40% per i birrifici artigianali fino a 10.000 ettolitri nel 2019. (Tribuna Economica)

«Come Associazione - commenta Alfredo Pratolongo, Presidente di AssoBirra - da anni ci battiamo per ottenere una pressione fiscale più equa sulla birra che tuttavia ad oggi, rimane l’unica bevanda da pasto tassata in Italia (DM - Distribuzione Moderna)

Alle imprese – siano grandi, medie o piccole – serve certezza e non misure a tempo che scoraggiano piani di lungo periodo”. La cosiddetta “Primavera della Birra” ha subìto una battuta di arresto con la pandemia: la crisi e il blocco del canale Ho. (Quotidiano di Sicilia)

Il nostro obiettivo è rendere questa riduzione strutturale e non più annuale. La cosiddetta “Primavera della Birra” ha subìto una battuta di arresto con la pandemia: la crisi e il blocco del canale Ho. (Beverfood.com)

La legge di Bilancio approvata dal Parlamento agli sgoccioli del 2021 ha portato in dote al comparto italiano della birra una riduzione per tutto il 2022 di 5 centesimi sull’aliquota delle accise, uno sconto del 50% per i birrifici con produzione annua inferiore a 10.000 ettolitri, del 30% per i birrifici con produzione annua compresa tra i 10.000 e i 30.000 ettolitri e del 20% per quelli con produzione annua superiore ai 30.000 ettolitri e fino ai 60.000. (La Stampa)

Per questo motivo merita di essere sostenuto sia attraverso i contributi a fondo perduto sia con le nuove misure che saranno introdotte nella manovra”. (Resto al Sud)