Anche Toscano presente a Pitti uomo. Marras: «La moda vale un terzo della manifattura regionale»

La determinazione degli organizzatori è stata importante perché tornare a svolgere la fiera in presenza significa sostenere le imprese, soprattutto quelle più più piccole».

Questa mattina l’assessore regionale Leonardo Marras ha visitato, tra gli altri proprio lo stand di Toscano: «Con Pitti si misura lo stato di salute della moda – afferma Marras -, un settore che vale oltre un terzo della manifattura toscana. (IlGiunco.net)

La notizia riportata su altri media

Questi due anni di pandemia hanno pesato tantissimo sulle imprese e sui lavoratori del settore, ma la ripartenza c’è. «La presenza al salone è una sfida - ha proseguito Marenzi -. (fashionmagazine.it)

Un percorso, a cura di Federico Poletti, di marchi dal Dna artigianale, contemporaneo e sostenibile, con realtà sia consolidate sia indipendenti, allestito all'interno della serra fredda dell’Orto botanico giardino dei semplici. (MF Fashion)

Rinnovato anche il percorso espositivo, per un’evoluzione nella segmentazione del salone e nella presentazione delle collezioni con un forte accento sulla sostenibilità. Quello che invece è certo, avvalorato anche da una ricerca di mercato che abbiamo commissionato, è che il salone bimbo è ritenuto indispensabile. (MF Fashion)

Pitti ricorda David Sassoli. Prima dell'inizio della cerimonia d'apertura di Pitti è stato osservato un minuto di silenzio per ricordare David Sassoli, presidente del Parlamento Europeo. Pitti 101: l'edizione del miracolo. (FirenzeToday)

Durante l'inaugurazione di Pitti Uomo il sindaco di Firenze Dario Nardella svela il progetto di riqualificazione "Stiamo procedendo rapidamente perché la Fortezza da Basso venga completamente riqualificata, e quindi possa essere anche il luogo ideale dove continuare a crescere con le rassegne di Pitti", dice il sindaco di Firenze Dario Nardella parlando del polo fieristico durante l'inaugurazione di Pitti Immagine Uomo. (La Repubblica Firenze.it)

Secondo le stime elaborate dal Centro studi di Confindustria Moda, la moda maschile italiana (in un’accezione che comprende confezione, maglieria esterna, camiceria, cravatte e abbigliamento in pelle) dovrebbe archiviare il 2021 con un fatturato in recupero dell’11,9%, a circa 9,1 miliardi. (CORRIERE DEL GIORNO)