Covid: altri 21 morti ufficiali in Corea del Nord. In due settimane 524.440 contagiati

la Repubblica INTERNO

Tra fine aprile e il 13 maggio, un totale di 524.440 persone ha mostrato sintomi di febbre: 243.630 sono guarite e circa 280.810 sono ancora in cura.

"È bene imparare dai successi e dall'esperienza già acquisita dalla Cina e dal popolo cinese nella lotta al virus maligno", ha detto Kim.

Pechino ha rinnovato la sua disponibilità a fornire aiuti a Pyongyang, e la Corea del Sud, a sorpresa, ha offerto l'invio di vaccini e altro materiale sanitario

Il leader ha esortato tutte le autorità competenti a guardare alle misure messe in campo "con successo" da altri Paesi, inclusa la Cina, alleato storico. (la Repubblica)

Se ne è parlato anche su altri giornali

Da fine aprile, secondo le notizie ufficiali, sono 820.620 i contagi, con oltre 496.030 persone che si sono "completamente riprese" e più di 324.550 che sono ancora in cura. In totale la Corea del Nord, in lockdown totale, conferma 42 decessi (Adnkronos)

“E’ una situazione che rischia di diventare incontenibile. Lo Stato eremita ha ufficializzato giovedì scorso il primo focolaio in oltre due anni di pandemia. (MeteoWeb)

(Adnkronos) - Covid in Corea del Nord, segnalati oggi altri 15 morti dopo l'ammissione dei primi casi. Pechino, 15 mag. (Tiscali Notizie)

La Corea del Nord ha un sistema sanitario rudimentale, con la carenza cronica di medicinali e attrezzature essenziali. La Corea del Nord ha rifiutato le offerte di vaccini anti-Covid da Cina, Russia e dal programma Covax dell'Organizzazione mondiale della sanità. (Ticinonline)

La Corea del Nord per due anni è stata ufficialmente “immune” dalla pandemia di Covid-19. Solo questa settimana i media di Stato e lo stesso Kim Jong-un ammettono l’esistenza di un focolaio e del primo morto confermato positivo. (La Nuova Bussola Quotidiana)

Giovedì la Corea del Nord ha ufficializzato il primo focolaio in oltre due anni di pandemia. Pechino, nel frattempo, ha rinnovato la sua disponibilità a fornire aiuti a Pyongyang, così come la Corea del Sud che ha offerto l'invio di vaccini e altro materiale sanitario (Corriere del Ticino)