Industria e strategie: come salvare il Green Deal dagli utopisti ambientalisti

InsideOver INTERNO

Sono di queste settimane, ad esempio, le notizie che vedono un insolito attivismo di Volkswagen, campione per eccellenza dell’industria delle industrie.

La vittoria della prima sulla seconda appare conditio sine qua non per realizzare una transizione realmente efficace ed efficiente.

Cingolani ha avvertito ad evitare che la transizione diventi un “bagno di sangue” per le società e le fasce della popolazione a reddito meno elevato. (InsideOver)

Su altri media

Partire dall’esempio del “Green Deal”, adottato dalla Commissione europea per rendere il Vecchio Continente a impatto climatico zero, ma allargarlo al mondo intero. D’accordo Paola Vega, deputata costaricana: “Senza cambiare il modo in cui viviamo, consumiamo e produciamo, non riusciremo a prendere le decisioni urgenti indispensabili” (La Repubblica)

Ma quel 50% è in realtà la somma di percentuali piuttosto diverse: la Cina da sola è responsabile del 28 per cento delle emissioni globali, mentre gli Stati Uniti si attestano sulla metà di questo valore, il 14%. (ilmessaggero.it)

II ministro alla Transizione ecologica Roberto Cingolani, giovedi parteciperà al G20 sull’Ambiente a Napoli. Sul Pnrr “abbiamo una lista di una ventina di interventi che possono partire entro agosto”. (Energia Oltre)

L’obiettivo è rendere l’Europa il 1° continente a impatto climatico zero entro il 2050, concretizzando il Green Deal europeo. Ci sono già dei dubbi avanzati su questo pacchetto di misure: c’è chi pensa ai contraccolpi sull’industria e all’impatto sociale (Servizio Informazione Religiosa)

Bruxelles, ricordiamo, vuole lo stop alle auto non elettriche entro il 2035, e questo terrorizza i produttori, a partire da Stellantis, che condivide con il quotidiano il maggiore azionista: […] E, di riflesso, ai giornali che controllano. (Il Fatto Quotidiano)

Ne sono convinti i sostenitori di questa iniziativa, tra i quali spiccano la deputata statunitense Ilhan Omar, già promotrice del Green New Deal americano insieme a Alexandra Ocasio-Cortez, Paola Vega dal Costarica, Joenia Wapichana dal Brasile, Manon Aubry dalla Francia e Clive Lewis dagli UK. (Rinnovabili)