Prezzi Rc Auto ancora in aumento, un salasso per gli automobilisti italiani
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Rc Auto, ovvero responsabilità civile autoveicoli, questa è necessaria per garantirsi presso un'agenzia assicurativa da eventuali danni a cose o persone. Solitamente in Europa funziona con un meccanismo di bonus-malus, ma ci sono anche quelle con franchigia dove in caso di danno c'è compartecipazione con l'assicurato. Solitamente ci sono varie cose che incidono sul prezzo finale. Per prima cosa si fa riferimento alla classe di merito, che migliora naturalmente con il passare degli anni in assenza di sinistri. (Virgilio)
Ne parlano anche altre fonti
Negli ultimi mesi, i motociclisti (e gli automobilisti) italiani si sono trovati a fare i conti con un aumento considerevole del costo della assicurazione RC. Questo rincaro, che colpisce in modo significativo il budget familiare, solleva numerose preoccupazioni tra i consumatori. (Moto.it)
Settembre è il mese delle foglie gialle sugli alberi. Messo da parte il relax estivo, il rientro in città si preannuncia da brividi con prezzi in salita dal gas all’elettricità passando per libri scolastici e Rc auto. (Giornale di Sicilia)
La polizza media a quota 416 euro. Maggiori rincari nelle grandi città. Protesta dei consumatori: in un biennio maggiori costi per 2 miliardi di euro. (Il NordEst Quotidiano)
In media assicurare un’auto costa in Italia circa 400 euro. Secondo recenti sondaggi condotti dai più importanti portali specializzati nella comparazione delle tariffe RC Auto, nel solo mese di luglio, il costo per assicurare un’auto è salito di oltre il 7% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. (Adnkronos)
L’aumento è generalizzato: non c’è provincia italiana dove non si sia registrato un aumento dei prezzi. Ed è Roma la provincia italiana dove il prezzo è salito di più: rispetto a luglio 2023, assicurare oggi un veicolo a Roma costa l’11% in più. (DMove.it)
L’Istituto per la vigilanza sulle assicurazioni riferisce un aumento dell’8,09% relativo al mese di luglio rispetto al 2023. A Messina il rialzo è sotto la media nazionale (4,7% sul 7,4%), ma è comunque la provincia in cui si spende di più (Quotidiano di Sicilia)