Di Maio raggela Zingaretti: "Alle urne, poi vado a destra"

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Il melenso ritornello vendittiano rimbomba nella testolina di Luigi Di Maio.

Dice il ministro degli Esteri: «Decideremo noi se il Mes deve passare o no: il M5s è l'ago della bilancia».

Zingaretti non ha mai creduto in questo governo e non se ne occupa, non c'è nessuna regia: arrivare al 2022 così?

Non a caso ieri, nel Pd (dove hanno capito l'antifona) la bislacca esternazione di Di Maio sul Mes è stata definita «un lapsus freudiano». (ilGiornale.it)

Ne parlano anche altre testate

Dalle parti del Pd, Zingaretti si prepara (e lavora) al piano B: elezioni anticipate. Un'alleanza con quattro colonne: Pd, Sardine, M5s e lista dei sindaci. (ilGiornale.it)

A pochi minuti di distanza appaiono il take in cui Oliverio invita Zingaretti «a non ripetere le solite liturgie di Callipo che vanno avanti da 15 anni» e la notizia che la visita del segretario dem in Calabria è confermata. (Corriere della Calabria)