Caso Almasri, rinviata l'informativa del governo. Piantedosi: «Rispetto per il segreto istruttorio»

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Corriere della Sera INTERNO

Il governo non riferirà oggi alla Camerta sugli sviluppi della vicenda Almasri. I capigruppo torneranno a vedersi martedì 4 febbraio e da quella riunione dovrebbe uscire la data dell'informativa. I ministri Carlo Nordio e Matteo Piantedosi hanno inviato una lettera ai presidenti di Camera e Senato per comunicare che «a seguito dell'informazione di garanzia ricevuta, in ossequio alla procedura e nel rispetto del segreto istruttorio, non sarà possibile rendere le informative previste» oggi sul caso Almasri. (Corriere della Sera)

La notizia riportata su altre testate

Linea dura. Il governo prepara le carte bollate sul caso Almasri. (ilgazzettino.it)

Ho un compito arduo: devo difendere Giorgia Meloni dalle accuse di favoreggiamento e peculato delle quali è accusata. (Italia Oggi)

L’opposizione ha bloccato i lavori del parlamento dopo che il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi e quello della Giustizia Carlo Nordio hanno cancellato le previste informative ai parlamentari sul rilascio del generale-torturatore libico Osama Njeem Almasri, in cui avrebbero dovuto spiegare perché l’Italia l’ha riportato in Libia su un aereo di Stato invece di consegnarlo alla Corte penale internazionale che lo voleva per crimini di guerra e crimini contro l'umanità (qui la ricostruzione dei tempi del mandato di arresto da parte della Cpi). (Corriere della Sera)

Nell’ultima puntata della Zanzara, Giuseppe Cruciani ha espresso il suo commento in merito agli sviluppi politici italiani e americani. “Ragazzi c’è da ridere! C’è da ridere! C’è da ridere!”, ha esordito il conduttore, riferendosi con ironia alla recente notizia dell’indagine aperta contro Giorgia Meloni e ad altri membri del governo italiano. (Nicola Porro)

Così il presidente dell'Unione camere penali, Francesco Petrelli, in merito all'avviso ai vertici di governo della denuncia sul caso di Almasri. "Credo che nelle condotte e nelle scelte del governo sul caso Almasri vi siano delle evidenti opacità, che però andavano sciolte nella sede opportuna che è quella parlamentare. (Tiscali Notizie)

I più la ricordano per aver difeso con successo Giulio Andreotti nei processi di Palermo e Perugia, ma Giulia Bongiorno - ora chiamata a rappresentare la premier Giorgia Meloni , i ministri dell’Interno e della Giustizia, Matteo Piantedosi e Carlo Nordio e il sottosegretario Alfredo Mantovano per il caso del libico Almasri - passa alle cronache anche per aver firmato le leggi per il “Codice rosso” e il “Codice rosso rafforzato”. (Il Sole 24 ORE)