Al via l’offensiva di Mosca nel nord dell’Ucraina

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L’offensiva russa nel nord-est dell’Ucraina è iniziata. Sumy, colpita duramente domenica e Kharkiv, bombardata quotidianamente. Per ora gli schieramenti sul campo di battaglia non sono mutati ma incrociando le rilevazioni satellitari e le indiscrezioni dell’intelligence sembra che i russi abbiano ammassato almeno 65mila uomini al confine. Gli obiettivi sono diversi: ricacciare i reparti ucraini ancora presenti nel Kursk (che confina con Sumy) e creare una «zona cuscinetto» nel territorio ucraino, magari sfruttando il momento di stanchezza e difficoltà della controparte per avanzare. (Il Manifesto)
Ne parlano anche altre testate
ODESSA – Mentre gli abitanti della città piangono i loro morti, sulla strage di Sumy si consuma uno scontro politico duro tra il governo e l’amministrazione locale. (la Repubblica)
La guerra in Ucraina giunge al giorno 1.147. Trump ha accusato nuovamente Kiev per l'invasione russa, salvo poi correggere il tiro poco dopo, dando la colpa a tutti per la guerra in Ucraina: "Biden non è riuscito a fermarla, Zelensky avrebbe potuto farlo e Putin non avrebbe mai dovuto iniziarla". (Tgcom24)
Gli Stati Uniti hanno fatto deragliare una dichiarazione con cui il G7 avrebbe dovuto condannare l’attacco russo di domenica 13 aprile a Sumy, in Ucraina, in cui sono morte almeno 34 persone tra cui 2 bambini. (lapresse.it)

Qualcuno se n’è già andato e sta organizzando i funerali. Chi resta spera in un miracolo di Pasqua. (Il Manifesto)
Ci sono volute ventiquattr’ore di riflessione e la domanda diretta dei giornalisti, impossibile da evitare, perché finalmente anche il vicepremier Matteo Salvini e il leader del Movimento cinque stelle Giuseppe Conte, ieri, concedessero che sì, la strage di Sumy è «terribile» e «orrenda». (La Stampa)
Zelensky si appella agli alleati: “Fermiamo Putin o c'è il rischio di una guerra mondiale”. (RaiNews)