Witkoff rivela l’accordo con Putin sui 5 territori, Trump attacca Biden e Kiev





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L’inviato speciale degli Stati Uniti Steve Witkoff, in un’intervista a Fox News, ha confermato che i negoziati tra Washington e Mosca vertono su cinque territori contesi, senza però specificarne i dettagli. Witkoff, che ha definito l’approccio di Putin come "orientato a una pace duratura", ha sottolineato come il Cremlino sia disposto a trattare, pur mantenendo una posizione di forza. Intanto, Mosca ha rinnovato gli attacchi sulla regione di Sumy, teatro di un bombardamento che domenica scorsa ha causato decine di vittime, un episodio che il G7 avrebbe voluto condannare senza successo per il veto degli Stati Uniti.
Donald Trump, intervenendo sulla questione, ha criticato duramente l’amministrazione Biden per quello che ha definito un "lavoro orribile", accusando Kiev di aver commesso errori strategici. "La colpa è di molti, ma non ci si batte contro chi è venti volte più forte", ha dichiarato, lasciando intendere che l’Ucraina avrebbe dovuto adottare una linea più cauta. Pur affermando di esercitare pressioni su entrambi i fronti, Trump non ha ottenuto finora concessioni significative dalla Russia, mentre la Duma, guidata da Vyacheslav Volodin, ha chiesto la rimozione dell’Alto rappresentante Ue per gli Affari esteri, definendolo "parziale".
Sul fronte mediatico, intanto, emerge una disparità di trattamento tra le crisi internazionali. Mentre il conflitto in Ucraina occupa ampio spazio nei notiziari, la situazione a Gaza viene spesso relegata in secondo piano, come dimostrato dal Tg1, che ha privilegiato notizie commerciali – come i dazi trumpiani sui jeans – rispetto all’emergenza mediorientale. Un doppio standard che ha spinto il professor Alessandro Orsini a parlare di "morte morale dell’Occidente", denunciando un’informazione selettiva e distorta.