Libia: ecco cosa sta succedendo tra Serraj, Haftar e Putin in attesa dell'incontro a Berlino

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In questo momento ciò significa impedire alla Cirenaica di annettere la Tripolitania, o fare in modo che quest’ultima possa continuare ad essere l’entità riconosciuta ufficialmente dalla Comunità internazionale.

La ripartenza potrebbe iniziare a Berlino o è già cominciata a Mosca, avvalorando così la tesi che singoli Paesi – e l’Unione europea?

Esclusi senza che una ragione convincente sia almeno manifestata e non si limiti ad essere espressione dell’interesse, della potenza, della ragion di Stato. (Servizio Informazione Religiosa)

Ne parlano anche altri giornali

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"Da conflitto interno la crisi libica si è trasformata in una guerra per procura". Lo ha detto il ministro degli Esteri Luigi Di Maio in un'informativa al Senato su Libia e Iran, replicata alla Camera nel pomeriggio. (la Repubblica)

La doppia mossa di Washington arriva a pochi giorni dalla conferenza a cui sono invitati i top player globali e regionali. A dimostrare la volontà dell’amministrazione Trump di rientrare nella partita libica è anche la telefonata, avvenuta questo pomeriggio, tra il presidente Usa e il suo omologo turco Recep Tayyip Erdogan (L'HuffPost)

Sul dossier libico gravano le ambizioni del generale Haftar, a un passo da Tripoli, e pronto alla «battaglia decisiva». Conte chiede e ottiene che il negoziato sugli aspetti tecnici «prosegua» e non «venga finalizzato» all’Eurogruppo di gennaio. (La Stampa)

È ormai un’escalation quotidiana quella che sta caratterizzando il conflitto libico dove i protagonisti sono sempre di più i Paesi stranieri. A darne per primo notizia è stato un video che riprende alcuni «volontari» appena giunti in territorio libico evocare la jihad. (Il Piccolo)