Terzo mandato, Governo impugna legge Campania (ma la Lega si sfila)
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Inizio d'anno subito col "botto" per il governo pronto ad impugnare la legge della Campania, che apre la strada al terzo mandato da governatore di Vincenzo De Luca, e ricorre alla Corte costituzionale. Si smarca però la Lega che rimette al Consiglio dei ministri la decisione degli alleati e rende noto tramite Roberto Calderoli "di essere favorevole, come la Lega ha sempre ribadito, a una modifica della legge nazionale su cui però, al momento, non c'è intesa". (LA STAMPA Finanza)
Su altre testate
Guido Clemente di San Luca, Ordinario di Diritto Amministrativo all’Università della Campania Luigi Vanvitelli, ha rilasciato un’analisi critica sulla gestione dell’arbitrato nel calcio, focalizzandosi soprattutto sulla questione della “valutazione soggettiva”. (Terzo Tempo Napoli)
Al momento non c'è anzi nessuna intesa sulla modifica della legge nazionale sul terzo mandato. (la Repubblica)
Le mie decisioni non sono dettate dalla carriera romana ma le nostre famiglie e i problemi concreti. Noi andiamo avanti. (Metropolisweb)
ROMA – Secondo quanto si apprende da fonti di governo, il Consiglio dei ministri ha impugnato la legge della Regione Campania sul terzo mandato dei governatori. La decisione era stata anticipata oggi dalla premier Giorgia Meloni nel corso della conferenza stampa nella sede dei gruppi parlamentari: “Partendo dal caso della Campania c’è un tema di metodo. (Dire)
Giorgia Meloni in conferenza stampa La presidente del Consiglio Giorgia Meloni nella tradizionale conferenza stampa di fine anno (tenuta, causa rinvio, giovedì 9 gennaio 2025) conferma un orientamento già emerso giorni fa da fonti di governo: Palazzo Chigi vuole impugnare la legge del Consiglio della Regione Campania che consente il terzo mandato al presidente già eletto due volte. (Fanpage.it)
Ma la Lega si smarca e si astiene in Consiglio dei ministri sulla decisione di ricorrere in Corte Costituzionale contro la legge regionale campana sul terzo mandato. La decisione viene formalizzata dal ministro per gli affari regionali Roberto Calderoli nel corso della riunione dell'esecutivo alla quale non hanno partecipato Salvini, Tajani e Piantedosi. (il Giornale)