“La resistenza della cultura”, protesta dei lavoratori dello spettacolo e del cinema

Libertà INTERNO

I lavoratori dello spettacolo e del cinema sono scesi in piazza, oggi 23 febbraio, in diverse città italiane per protestare contro le restrizioni dovute ai provvedimenti anti-Covid.

“La resistenza della cultura” è il titolo dello striscione che ha campeggiato sul Facsal.

Essere vicini ai lavoratori dello spettacolo – dice – significa avere contezza del fatto che fino a oggi teatri e cinema sono ancora completamente chiusi

Che dopo un anno senza eventi, un anno senza reddito, i luoghi dello spettacolo dal vivo restano chiusi e noi siamo giunti al limite”. (Libertà)

La notizia riportata su altre testate

«Vogliamo che si investa fino al 5 per cento di Pil sull’istruzione, che sia tutelato veramente il diritto allo studio, che si attivi un piano nazionale di edilizia scolastica, che si renda l’istruzione, compresa l’università e l’accademia, realmente gratuita e accessibile a tutte e tutti, che si elimini il precariato dei docenti e le classi pollaio aumentando gli spazi e riducendo gli studenti per classe». (Corriere della Sera)

Ma c'è anche il pubblico in piazza che non vede l'ora di tornare in platea. Un anno di Covid, un anno dalle prime restrizioni che subito hanno interessato il mondo dello spettacolo, della cultura e dell'intrattenimento. (Primocanale)

Foto di Massimo Silvano. TRIESTE Più di 150 lavoratrici e lavoratori dello spettacolo e della cultura sono di nuovo scesi in piazza oggi, martedì 23 febbraio, a Trieste. Diverse le istanze presentate:. (Il Piccolo)

Sarebbe bello immaginare che una volta superata la pandemia istituzioni e cittadinanza riconoscessero pienamente il ruolo sociale del teatro» Un concerto di Vivaldi in programma, 5 musiciste internazionali, una veneziana addetta alle pulizie del teatro (e appassionata di rock inglese) che non può che esclamare "Ancora con 'sto Vivaldi!". (VeneziaToday)

in foto: La protesta all’interno del Teatro Augusteo. Anche il Teatro San Carlo di Napoli ha aderito all'iniziativa: oltre alle luci accese, all'esterno anche una violinista ha suonato una melodia per sensibilizzare i pochi presenti in strada per il coprifuoco sulla situazione dei teatri italiani. (Fanpage.it)

L'occasione del piano europeo contro la pandemia non deve essere sprecato: serve un investimento sulla cultura e sullo spettacolo", ha detto il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, davanti al Teatro dell'Opera di Roma, dove hanno manifestato i lavoratori dello spettacolo (Rai News)