L'Inps sbaglia e taglia le pensioni di gennaio: presto i soldi verranno restituiti

Giornale di Monza INTERNO

Presto i soldi delle pensioni verranno restituiti. Quanto indebitamente trattenuto, verrà perciò restituito con la mensilità di febbraio.

L’Inps sbaglia e taglia le pensioni di gennaio: presto i soldi verranno restituiti.

L’Inps sbaglia e taglia le pensioni di gennaio. L’Inps tramite un comunicato («Debito da rinnovo pensioni gennaio 2020») ha ammesso lo sbaglio nel conteggio del trattamento pensionistico, innescato a livello nazionale da un errore del sistema informatico. (Giornale di Monza)

Su altre testate

Nella busta di gennaio, tremila anziani si sono visti decurtare la pensione, senza alcun motivo, da un minimo di 40 a un massimo di 80 euro. Si è trattato di un errore dell’Istituto nazionale per la previdenza: un conguaglio “non dovuto” che ha determinato una trattenuta indebitamente prelevata dalle pensioni. (La Stampa)

"Mia moglie si accordò con i predetti per farsi seguire la pratica di pensione di invalidità - ha proseguito il marito - e tale accordo prevedeva che, ad avvenuta deliberazione positiva della pratica, gli arretrati fossero destinati ad 'oleare' i meccanismi che hanno permesso. (Live Sicilia)

Se la sentenza fosse sfavorevole allo Stato, la spesa pensionistica aumenterà per via dei rimborsi ai pensionati. Le proteste. Stiamo parlando di pochi soldi ma i pensionati parlano di un buco di centinaia di euro sull’assegno. (Proiezioni di Borsa)

L'idea adesso è entrata anche nelle riflessioni del governo che sta iniziando a pensare come ritoccare il sistema delle pensioni. Una pensione integrativa, a beneficio soprattutto dei più giovani, un fondo integrativo pubblico gestito dall'Inps, di cui in realtà si era già parlato la scorsa estate. (Giornale di Sicilia)

Non elencherò tutti i requisiti che occorrono per ottenere le due prestazioni: Reddito di Cittadinanza (RdC) e pensione di Invalidità Civile (Inv. Il Reddito di Cittadinanza è una prestazione economica mensile, accreditata a favore di coloro che possiedono un reddito sotto la soglia di povertà. (Il Quotidiano del Molse)

Una volta individuati, i soggetti venivano indirizzati verso i medici compiacenti che firmavano i certificati con le false patologie per richiedere le indennità. È accaduto nel Palermitano: chi operava nell’organizzazione si occupava, in cambio di denaro, di tutta la trafila per ottenere il sussidio. (Open)