Haftar, mandato d'arresto per lui. E Misurata lo condanna a morte

Il Fatto Quotidiano ESTERI

La Procura militare ha ordinato che venga eseguito il mandato di arresto emesso nel 2019 nei confronti del generale Khalifa Haftar.

Per un candidato alle imminenti elezioni presidenziali del 24 dicembre non è proprio il massimo per una campagna elettorale.

Solo ieri l’Alta Commissione nazionale per le elezioni aveva accettato la candidatura dell’ufficiale

(Il Fatto Quotidiano)

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Quasi 100 candidati si sono registrati per le elezioni presidenziali del 24 dicembre in Libia, tra cui proprio Haftar, il primo ministro di transizione Abdul Hamid Dbeibah e il figlio dell'ex leader Muammar Gheddafi Saif al-Islam Gheddafi, la cui candidatura è stata esclusa perché avrebbe commesso crimini di guerra Secondo il canale televisivo libico al-Ahrar, la Procura militare presieduta da Mohammed Gharouda ha trasmesso un messaggio all'Agenzia per le indagini penali chiedendo “l'esecuzione degli ordini di arresto emessi dalla Procura dall'ufficiale giudiziario competente” per cinque casi in cui l’uomo forte della Cirenaica sarebbe stato coinvolto tra il 2019 e il 2020. (AGI - Agenzia Giornalistica Italia)

Tra gli esclusi anche l’ex premier Ali Zeidan, l’ex presidente del Congresso generale nazionale Nuri Boushamin, il segretario di Gheddafi Bashir Saleh. Oltre ad Haftar sono stati condannati altri sei ufficiali dell'Esercito nazionale libico (il Giornale)

L'Alta commissione elettorale nazionale ha pubblicato ieri un elenco preliminare di 73 candidati ammessi alle elezioni presidenziali. La mossa è pretestuosa e punta a tagliare le gambe alla candidatura di Haftar alle elezioni presidenziali, sempre più in salita, previste per il 24 dicembre. (il Giornale)