Maradona, otto rinviati a giudizio per la morte: il processo e la foto choc


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La Camera d’Appello e Garanzia di San Isidro ha confermato il rinvio a giudizio di otto imputati nel caso della morte di Diego Armando Maradona, avvenuta il 25 novembre 2020. Tra gli accusati, sette operatori sanitari sono chiamati a rispondere di omicidio colposo, mentre l’ottavo è indagato per falsificazione di documenti. Il processo, che si svolge a Buenos Aires, ha già registrato momenti di forte tensione, culminati con la proiezione di una foto choc che ha scosso non solo la sala del tribunale, ma anche l’opinione pubblica argentina e internazionale.
Durante l’udienza, il pubblico ministero Patricio Ferrari ha mostrato un’immagine del corpo di Maradona, definendola una prova inequivocabile delle condizioni in cui il campione è morto. La foto, che ritrae il cadavere del “Pibe de Oro” in uno stato di estremo degrado fisico, ha provocato reazioni immediate: le figlie di Maradona, presenti in aula, sono scoppiate in lacrime, mentre fuori dal tribunale la folla, già inferocita, ha gridato “assassini” rivolgendosi al team medico imputato. L’avvocato della famiglia Maradona ha sostenuto che le prove raccolte dimostrerebbero non solo negligenza, ma una vera e propria mancanza di cure adeguate, aggravata da una gestione disorganizzata e superficiale della sua assistenza sanitaria.
Le accuse si concentrano principalmente sul periodo successivo all’intervento chirurgico al cervello subito da Maradona nel novembre 2020, quando fu trasferito in una casa privata per la convalescenza. Secondo i legali della famiglia, il personale medico avrebbe ignorato segnali evidenti di peggioramento delle sue condizioni, non fornendo le cure necessarie e commettendo errori gravissimi nella gestione del paziente. Tra le prove presentate, ci sarebbero anche testimonianze e documenti che attestano una supervisione inadeguata e una mancanza di coordinamento tra i professionisti coinvolti.
Intanto, Valerio Antonini, presidente del Trapani e vecchio collaboratore di Maradona, ha rilasciato dichiarazioni choc durante un’intervista radiofonica su CRC, emittente partner della SSC Napoli. Antonini, che ha lavorato a lungo con Maradona in Sudamerica nel settore della distribuzione di grano, ha affermato di possedere informazioni che potrebbero dimostrare come la morte del campione non sia stata un semplice caso di negligenza, ma un vero e proprio “assassinio”. Pur senza entrare nei dettagli, ha lasciato intendere che ci sarebbero responsabilità precise e non ancora del tutto emerse, legate a dinamiche più complesse di quelle finora portate alla luce.