Coronavirus, Istat: "Shock senza precedenti per l'economia"

la Repubblica ECONOMIA

Le necessarie misure di contenimento del Covid-19 stanno causando uno shock generalizzato, senza precedenti storici, che coinvolge sia l'offerta sia la domanda.

E' il giudizio espresso dall'Istat nella sua nota mensile sull'andamento dell'economia relativa al mese di marzo.

Ad esempio, ipotizza un calo di quasi 10 punti dei consumi nel caso il lockdown dovesse proseguire per altri due mesi.

Il lockdown delle attività produttive "ha quindi amplificato le preoccupazioni e i disagi derivanti dall'emergenza sanitaria, generando un crollo della fiducia di consumatori e imprese". (la Repubblica)

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Ma se le misure di chiusura proseguissero fino a giugno, si potrebbe avere un calo fino al 9,9%. Allo stesso tempo l'economia italiana deve fare il conto con il crollo dei consumi: se il lockdown si limitasse ai mesi di marzo e aprile la riduzione dei consumi si fermerebbe al 4,1% su base annua. (Fanpage.it)

Lo rileva l'Istat precisando che sono in aumento sia le vendite dei beni alimentari (+1,1% in valore e +1,2% in volume), sia quelle dei beni non alimentari (+0,5% in valore). Per famiglie e imprese crisi senza raffronti Coronavirus, Istat:shock senza precedenti per economia. (Rai News)

Nel primo caso la riduzione dei consumi sarebbe pari al 4,1% su base annua, mentre nel secondo al 9,9%. "Il lockdown delle attività produttive ha amplificato le preoccupazioni e i disagi derivanti dall'emergenza sanitaria, generando un crollo della fiducia di consumatori e imprese", ha rimarcato l'Istat. (Milano Finanza)

Nel primo caso la riduzione dei consumi sarebbe pari al 4,1% su base annua mentre nel secondo al 9,9%. Con la chiusura fino a fine aprile, i comparti dell’alloggio e ristorazione (-11,3%) e del commercio, trasporti e logistica (-2,7%) subirebbero le contrazioni più forti. (Finanzaonline.com)

Il lockdown delle attività produttive "ha quindi amplificato le preoccupazioni e i disagi derivanti dall'emergenza sanitaria, generando un crollo della fiducia di consumatori e imprese". La rapida evoluzione della pandemia rende difficile rilevare l'intensità degli effetti sull'economia reale con gli indicatori congiunturali la cui diffusione avviene con un ritardo fisiologico rispetto al mese di riferimento. (Tutto Napoli)

Non solo: in uno scenario «caratterizzato dall’estensione delle misure restrittive anche ai mesi di maggio e giugno, la riduzione dei consumi sarebbe del 9,9%, con una contrazione complessiva del valore aggiunto pari al 4,5%». (Il Sole 24 ORE)