Auto, intesa Italia-Germania per allentare la stretta green: pesa la crisi del settore
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Verde e tedesco: insomma, l’alleato che non t’aspetti nel tentativo italiano di riaprire la legislazione Ue che mette al bando l’immatricolazione delle auto a diesel e benzina dal 2035, uno dei pilastri del Green Deal. O forse sì, visto che la crisi nera in cui è piombata l’industria automotive della Germania sta trascinando l’ex locomotiva d’Europa verso il baratro della recessione. Tanto che le richieste del comparto hanno messo alle strette non solo il governo di Berlino, ma pure il partner di maggioranza - i Grünen, appunto - che finora ha tenuto più di tutti il punto a difesa delle regole “green” (certo più dei liberali, voce sistematicamente critica). (ilgazzettino.it)
Su altri media
«Se non prendiamo atto della realtà, dopo la marcia dei trattori» l’Europa si troverà a fare i conti «con decine, centinaia di migliaia di operai della filiera dell’automotive che imporranno il cambiamento». (ilmessaggero.it)
“Dobbiamo affrontare la realtà senza paraocchi e visione ideologica. Vogliamo che sia anticipata la clausola di revisione alla prima parte della nuova legislatura europea” cioè al primo trimestre 2025 per “dare certezza alle imprese e ai cittadini europei”. (LAPRESSE)
“Il governo italiano - dice Lara Magoni, eurodeputato di Fratelli d’Italia- ha proposto l’anticipo del riesame della misura al 2025. É un’iniziativa di buonsenso verso una transizione green industrialmente equa che sta ottenendo diversi consensi, ma, come al solito, quando si parla dei bisogni dei cittadini e del futuro delle nostre imprese, l’Europa si volta dall’altra parte”. (BergamoNews.it)
BRUXELLES (BELGIO) (ITALPRESS) – “Chiederemo alla Commissione europea, assieme al vice cancelliere tedesco Robert Habeck, di anticipare la data d’esercizio della clausola di revisione del regolamento sulle emissioni dei veicoli leggeri già prevista per il 2026”. (CremonaOggi)
Il ministro dell’Economia tedesco, Robert Habeck, è favorevole alla richiesta di accelerare la revisione degli standard di Co2 dell’Ue per le automobili, ovvero alla proposta già avanzata dal governo italiano con Urso e da una parte dell’industria europea del settore (Milano Finanza)
Urso chiede con urgenza la revisione del green deal europeo, lanciando l'allarme di una "grave crisi" per tutto il settore automotive se si dovesse confermare il divieto dell’Ue alla vendita di nuove auto con motore a combustione a partire dal 2035. (La Gazzetta dello Sport)