Ddl prestazioni sanitarie, al via l'esame in Senato. Cade la competenza "esclusiva" dei medici su diagnosi, prognosi e terapia. Tutte le novità approvate

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No alla competenza “esclusiva” dei medici su diagnosi, prognosi e terapia Aveva scatenato un putiferio l’articolo 1 del Ddl prestazioni sanitarie (vedi il testo allegato), approdato finalmente all’esame Senato. A lasciare perplessi, in particolare, era la parte che prevedeva la competenza “in maniera esclusiva” dei medici su diagnosi, prognosi e terapia. Una locuzione contestata soporattutto dal sindacato Nursind, che avevano paventato il rischio paralisi per il Servizio sanitario nazionale (Nurse Times)
Se ne è parlato anche su altri media
L'argomento del giorno è: "Il vero obiettivo della Russia nella trattativa con gli Usa sull'Ucraina".A Dimmi La Verità il generale Giuseppe Santomartino, docente di Intelligence all'Università della Tuscia. (La Verità)
Ora pit-stop alla Camera prima dell’approvazione definitiva Andrea Bottega, segretario di Nursind (Nurse24.it)
Sanita': Nursind, le modifiche al Ddl prestazioni evitano la paralisi del Ssn (Il Sole 24 ORE)

16 APR Fnomceo: “Mancata semplificazione piani terapeutici è occasione persa” (Quotidiano Sanità)
Andrea Bottega, Nursind: “Finalmente possiamo dormire sonni più tranquilli. O almeno, un po’ più tranquilli.” (AssoCareNews.it)
"Dal primo periodo del testo del ddl Prestazioni sanitarie, approvato ieri dal Senato e in attesa ora dell'esame della Camera, sono magicamente sparite 3 parole: se il testo originale parlava di diagnosi, prognosi e terapia che competono 'in maniera esclusiva' al medico, tale precisazione è sparita dall'ultima versione, in cui si legge che al medico 'competono la diagnosi, la prognosi e la terapia in merito alla specifica situazione clinica'. (Adnkronos)