«Ristori inutili, non c’è alternativa all’apertura»: parlano i ristoratori in protesta – Video

Il Vibonese INTERNO

Davanti alla Prefettura di Vibo Valentia la mobilitazione di una delle categorie più penalizzate dalle misure restrittive. Informazione pubblicitaria. Sono esasperati i ristoratori di Vibo Valentia che stamattina hanno manifestato davanti alla Prefettura per gridare il loro bisogno di aiuto.

«Consegneremo al prefetto Francesco Zito un documento che contiene le legittime richieste dei titolari di attività ristorative, la categoria maggiormente colpita

Se lo Stato ci avesse garantito dei sostegni adeguati saremmo rimasti a casa, ma così non possiamo più andare avanti. (Il Vibonese)

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Così il deputato del Pd, Andrea Romano, in riferimento agli scontri davanti a Piazza Montecitorio alla manifestazione di ristoratori e commercianti nella quale si sono infiltrati militanti di estrema destra. (LaPresse)

La protesta è sfociata in momenti di forte tensione, anche con lancio di oggetti e un fumogeno verso la polizia (LaPresse) – Secondo quanto ha potuto osservare LaPresse, durante la manifestazione dei ristoratori italiani in piazza Monte Citorio, almeno 2 persone sono state identificate dalle forze dell’ordine. (LaPresse)

Molte le persone senza mascherina presenti alla manifestazione. Cariche di alleggerimento degli agenti. (LaPresse)

La polizia sta tenendo sotto controllo la situazione, ma il grido più gettonato dai manifestanti è “libertà, libertà”, ma anche insulti come “buffoni, buffoni” rivolti verso il portone principale della Camera. (LaPresse)

La Calabria continua ad essere in zona rossa e lo sarà almeno fino al 21 aprile. Sostenuti da due avvocati vibonesi, Sidney Arena e Lino Matera, i commercianti vibonesi hanno creato un gruppo sui social denominato "Zona Bianca". (Gazzetta del Sud - Edizione Catanzaro, Crotone, Vibo)

Anche lui era presente questa mattina al punto vaccini sito al palazzetto dello sport di Vibo ma non si sarebbe certo aspettato di trovarsi in compagnia di almeno un centinaio di persone, tutte accalcate in attesa di sottoporsi al trattamento. (Quotidiano del Sud)