Chi lavora per la pace è sempre il benvenuto

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il Giornale ESTERI

Gentile Direttore Feltri, cosa pensa lei di questa nuova frenesia europea, cioè quella per cui ci vogliamo dotare in tutta fretta di un esercito alla modica cifra di 800 miliardi di euro? Quattrini presi dalle nostre tasche, senza il nostro consenso? Marco Vigna Caro Marco, penso che la proposta sia assolutamente da bocciare, ma non perché l'Europa, intesa come unione di Stati, non debba munirsi di un suo proprio esercito, semplicemente credo che la maniera in cui tale idea è stata messa sul tavolo sia sbagliata, improvvisata, approssimativa. (il Giornale)

Se ne è parlato anche su altri giornali

Perchè firmare? Qui puoi firmare per dire no al riarmo (PeaceLink)

Giulio Marcon No a ReArm Europe, sì alla diplomazia (sbilanciamoci.info)

L’Italia ripudia la guerra, l’Europa no. È questa contraddizione che sta spaccando le coalizioni e anche i partiti al proprio interno. (La Gazzetta del Mezzogiorno)

Alex Langer sosteneva che la transizione energetica sarà possibile solo quando la gente non la percepirà più come un sacrificio, ma come un miglioramento del livello di vita e degli stili di convivenza. (Vita)

Il piano prevede fino a 800 miliardi di euro nei prossimi quattro anni per rafforzare la difesa dell’UE, con 150 miliardi in prestiti destinati a progetti militari come sistemi di difesa aerea e missilistica. (Rieti Life)

L’esigenza di un’Europa più unita e più forte, in queste ultime settimane, sembra figlia della paura, cieca, più che di un bisogno “sano” e di un progetto meditato. Gli 800 miliardi di euro previsti dal ReArm Europe, approvato dai 27 paesi dell’UE, sono destinati all’aumento della spesa militare dei singoli paesi, in assenza di un esercito europeo. (Mentinfuga)