Istat, spariti in un anno un milione di posti di lavoro

Metropolis INTERNO

Migliorate anche le stime di crescita.

Il Fmi corregge al rialzo le previsioni sulla disoccupazione per il biennio: quest’anno dovrebbe arrivare al 10,3% (nell’ottobre scorso si prevedeva un 11,8%).

Lo rileva l’Istat spiegando che rispetto a gennaio si è registrata una sostanziale stabilità (+6.000).

Quasi un milione di posti di lavoro sparito a causa del Covid: a febbraio gli occupati erano 22.197.000, cioè 945.000 in meno rispetto a febbraio 2020. (Metropolis)

Ne parlano anche altre testate

Sempre a febbraio il tasso di disoccupazione scende al 10,2% (-0,1 punti) e tra i giovani al 31,6% (-1,2 punti). È la stima provvisoria diffusa dall'Istat: a febbraio 2021 si sono registrati 945mila occupati in meno rispetto allo stesso mese del 2020. (Notizie - MSN Italia)

Alla crisi le imprese hanno reagito in modo molto differenziato. All’opposto, solo l’11% risulta solido, ma spiega quasi la metà dell’occupazione e oltre due terzi del valore aggiunto complessivi (BlogSicilia.it)

La crisi ha colpito soprattutto le imprese di(risulta a rischio oltre un terzo di quelle con 3-9 addetti) e si è manifestata prevalentemente attraverso un crollo della. (Borsa Italiana)

Le imprese italiane hanno potuto difendere la propria posizione sui mercati internazionali grazie a una presenza su mercati più dinamici (effetto struttura geografica) e a fattori di prezzo e di qualità (effetto competitività) Gli alimentari e il farmaceutico sono stati gli unici settori a registrare incrementi di valore aggiunto (+2 e +3,5% rispettivamente). (Servizio Informazione Religiosa)

Parallelamente sono cresciuti i disoccupati (+21 mila) e, soprattutto, gli inattivi, di oltre 700 mila unità: la profondità della crisi e i provvedimenti restrittivi hanno scoraggiato la ricerca di lavoro. (Il Giornale delle PMI)

(LaPresse) – I viaggi dei residenti in Italia nel 2020 toccano il loro minimo storico: sono 37 milioni e 527 mila (231 milioni e 197 mila pernottamenti), con una drastica flessione rispetto al 2019 che riguarda le vacanze (-44,8%) e ancora di più i viaggi di lavoro (-67,9%) (LaPresse)