5G, nuovo record di velocità per Ericsson

Punto Informatico ECONOMIA

Ericsson si riprende la leadership del mondo 5G: nelle stesse ore in cui dagli Stati Uniti giunge una nuova spallata a Huawei, l’azienda europea ha macinato un nuovo record di velocità che alza ulteriormente l’asticella e alza una volta di più le ambizioni in merito alle potenzialità della nuova generazione delle reti mobile.

Il test è stato compiuto presso i lavoratori di Kista (Stoccolma) mettendo a regime un Ericsson Radio System Street Macro 6701 e misurando la velocità attraverso un dispositivo di test basato su modem Qualcomm Snapdragon X55.

Per Ericsson è quindi il momento di festeggiare il nuovo risultato conseguito, celebrando i traguardi che il gruppo sta macinando sulle onde millimetriche del 5G:. (Punto Informatico)

Ne parlano anche altri media

Un’ipotesi è che Washington indirizzi l’International Development Finance Corporation ad usare parte del suo fondo da 60 miliardi di dollari per aiutare proprio Nokia ed Ericsson. I Nokia Bell Labs sono un centro storico della ricerca tecnologica, fondati dall’inventore del telefono Alexander Bell. (La Stampa)

Iliad installerà sistemi radio basati sulla tecnologia Nokia AirScale che permetterà di accedere alle attuali reti 4G e alle nuove reti 5G. Luca Colantuoni,. Il Dipartimento del Commercio degli Stati Uniti ha concesso una nuova licenza temporanea al produttore cinese. (Webnews)

La soluzione appena testata consentirà di ottenere non soltanto velocità più performanti, ma anche nuovi sviluppi per il 5G su larga scala e nuove opportunità di business”. Ericsson ora è impegnata nel apsso successivo, quello di assicurare ai service provider di poter contare sulle migliori prestazioni nel campo delle onde millimetriche 5G. (CorCom)

L’approccio non distorto e basato sui fatti permetterà all’Europa di avere una rete 5G più veloce e più sicura». Tutti i Paesi membri hanno già accettato le misure proposte dalla Commissione europea ed entro il 30 giugno, ognuno di loro dovrà inviare una relazione congiunta sull’attuazione di questi strumenti. (Corriere della Sera)

Amendola ha comunque ribadito che non ci sono preoccupazioni da parte degli Usa sulla partecipazione di Huawei alla realizzazione della rete 5G. Se davvero gli Stati Uniti dovessero scoprire violazioni da parte di Huawei, noi chiediamo ufficialmente agli Stati Uniti di rivelare prove specifiche invece di usare i media per diffondere voci del tutto infondate. (CorCom)