Colesterolo alto, il rischio di infarto è maggiore per gli under 45

Sky Tg24 SALUTE

I ricercatori hanno così scoperto che gli individui con meno di 45 anni con colesterolo non-HDL elevato presentano un rischio (fatale e non) del 12-43% e un rischio di ictus più alto del 6-24% entro i 75 anni di vita.

I rischi per le persone con meno di 45 anni. Per gli uomini al di sotto dei 45 anni con colesterolo alto il rischio di andare incontro a ictus e infarto è del 29%, mentre per le donne scende al 16%. (Sky Tg24 )

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È emerso che gli individui con meno di 45 anni con colesterolo non-HDL elevato presentano un rischio di infarto (fatale e non) del 12-43% e un rischio di ictus più alto del 6-24% entro i 75 anni di vita. (Il Messaggero Salute)

Uno studio condotto da Stefan Blankenberg del Centro di Ricerca Cardiovascolare in Germania, ha confermato il legame tra il colesterolo alto ed il di infarto e ictus. Uno studio ha confermato lo stretto legame tra colesterolo alto ed il rischio di infarto e ictus, a maggior rischio sarebbero i giovani adulti sotto i 45 anni. (TuttoMotoriWeb.com)

È emerso che gli individui con meno di 45 anni con colesterolo non-HDL elevato presentano un rischio di infarto (fatale e non) del 12-43% e un rischio di ictus più alto del 6-24% entro i 75 anni di vita. (Giornale di Sicilia)

Non soltanto garantendo un elevato apporto di proteine vegetali ed energie, ma anche contribuendo a tenere il colesterolo sotto controllo e migliorando il benessere intestinale anche grazie all’apporto di fibre. (GreenStyle)

È stato riscontrato un maggior rischio di infarto o un ictus per gli under-45 con colesterolo alto (+16% di rischio per le donne, +29% per i maschi), mentre gli over-60 con colesterolo alto presentano un rischio di andare incontro a infarto o ictus del 12% e del 21% rispettivamente per le donne e per gli uomini. (Informasalus)

Per i giovani adulti il primo rimedio contro il colesterolo cattivo alto è l’attività fisica, la perdita di peso e una dieta sana». Per concentrazioni comprese tra 100 e 145 milligrammi prima dei 45 anni, il rischio relativo aumenta dal 10 al 20%. (Corriere della Sera)